Sparzani, Giuseppe

    Data di esistenza

    Data di nascita : 09/08/1899

    Data di morte: 13/02/1964

  • Biografia

    Giuseppe Sparzani è stato un militare italiano, sottosegretario di Stato alla Marina della Repubblica Sociale Italiana nel 1944 e fino al febbraio 1945.
    Partecipa alla Grande Guerra sull'incrociatore San Marco e poi sul Conte di Cavour, viene nominato guardiamarina il 19 ottobre 1916 e successivamente prende parte anche alla guerra d'Etiopia con la carica di comandante della dell'incrociatore San Giorgio di stanza a Tobruk, poi come volontario partecipa alla Guerra civile spagnola. Nel 1940 si trova al comando della Vittorio Veneto e prende parte alla battaglia di Capo Teulada e alla Prima battaglia della Sirte nel 1941. L'8 settembre 1943 è di stanza a Roma con incarichi presso lo Stato maggiore. Là riceve l'ordine dell'ammiraglio Legnani, primo sottosegretario alla Marina di Mussolini, di trasferirsi al nord con funzioni di segretario generale. Morto Legnani in un incidente automobilistico, Sparzani viene destinato da Graziani a reggere il sottosegretariato alla Marina di Salò. Ricopre tale carica fino al febbraio del 1945, quando è costretto a dimettersi a seguito del continuo peggioramento del suo rapporto con i tedeschi, sfociato infine in un violento scontro con il comandante della Marina germanica in Italia a Bassano del Grappa (VI). In tale occasione giunge al duce una dura lettera di Karl Dönitz, comandante della Marina tedesca, nella quale egli reclama l'allontanamento di Sparzani qualificandolo come "infido". Mussolini obbedisce come al solito, ma fa avere all'ammiraglio un biglietto nel quale lo elogia per il comportamento tenuto.
    Il 18 agosto 1944, con l'accusa dai tedeschi di “alto tradimento in tempo di guerra e di fronte al nemico”, i comandanti di Marina di Genova Carlo Unger di Löwenberg ed il suo vice Silvio Fellner vengono arrestati insieme ad altri ufficiali. I prigionieri vengono condotti nel carcere di Marassi, quindi trasferiti al comando Marina germanico presso forte San Giorgio, dove sono processati da una corte marziale presieduta dal capitano di vascello Max Berninghaus: mentre tre di loro sono prosciolti, Unger e Fellner vengono condannati a morte: la sentenza è eseguita all’una del mattino del 19 agosto ed i due vengono massacrati a colpi di mitragliatrice. I militari arrestano tutti i marinai italiani in quel momento a Genova e saccheggiano, distruggendoli, gli uffici del Comando. L'ammiraglio Sparzani reagisce in maniera durissima e spinge Mussolini a scrivere una pesante lettera a Dönitz per chiedere spiegazioni su tale efferato gesto. Dopo un'inchiesta interna la Marina germanica fa atto di riparazione e paga una forte indennità alle famiglie degli uccisi.
    Dopo la caduta della RSI le tracce di Sparzani svaniscono fino all'inizio del luglio 1946, quando viene arrestato ed accusato di collaborazionismo con il nemico dal Tribunale di Roma; il 31 luglio viene tuttavia assolto e scarcerato. Il pubblico ministero è contrario a tale provvedimento e chiede sette anni di reclusione, di cui cinque condonati. Muore a Roma il 13 febbraio 1964 ed il suo funerale si svolge con tutti gli onori militari e reparti della Marina.

    Per approfondire la storia di Unger di Löwenberg e Fellner: http://storiaminuta.altervista.org/zolesio-e-lopera-di-intelligence-di-fellner-e-unger-di-lowenberg/

    Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Sparzani
    Bertoldi Silvio, "La guerra parallela. 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945", Sugar Editore, Milano 1963, pp.255-274.
    Fondo DV, Busta 2, Fascicolo n.7 "Eccidi dei partigiani - Osservatorio della Marina - Sant'Ugo" presso Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea - ILSREC - di Genova.


     

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