Stenca, Adolfo (Rino)

    Data di esistenza

    Data di nascita : 22/08/1906

    Data di morte: 31/01/1945

  • Biografia

    Operaio della Italcementi di Oneglia, militante del Partito comunista, durante il ventennio fascista si impegna nell’attività clandestina. Dopo l’8 settembre 1943 entra nelle fila della Resistenza imperiese unendosi ai partigiani delle bande poi confluite sotto il comando di Felice Cascione (U Mëgu). A giugno viene inquadrato nella 9ª brigata d’assalto Garibaldi e il mese successivo diviene responsabile del Servizio informazioni militari della divisione Cascione, incarico che, da dicembre, ricopre anche presso il Comando della I Zona. Entrato a far pare della delegazione militare dipendente dal Cln di Imperia con Ottavio Siri, Giovanni Ericario, Amilcare Languasco e Francesco Occhini, cura i collegamenti fra l’organizzazione militare clandestina di Imperia e le formazioni di montagna raccogliendo armi ed occupandosi dei piani per la salvaguardia di fabbriche, ponti e altri impianti.
    A Sant’Agata d’Oneglia, luogo di residenza ove dirigeva anche un centro staffette e rifornimenti, Stenca viene catturato il 9 gennaio 1945 nel corso di un rastrellamento effettuato dalle SS comandate dal maggiore Winter: rinchiuso nelle carceri di Oneglia, viene riconosciuto dalla spia fascista Maria Concetta Zucco, nota come “la donna velata”. Prelevato dal carcere, il 31 gennaio viene fucilato, insieme a nove compagni, sulla strada che da Oneglia conduce a Capo Berta. Alla sua memoria verrà intitolata la 2° brigata Sap imperiese, inquadrata nella divisione Serrati. Medaglia di bronzo al valor militare

    Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p. 439