Strage di Bardine a San Terenzo, Fivizzano

  • Storia

    La strage di Bardine a San Terenzo, nel comune di Fivizzano (MS), è stata perpetrata da forze nazifasciste il 19/08/1944 in seguito all'uccisione, due giorni prima, dell'equipaggio SS tedesco che stava viaggiando a bordo di un camion dopo avere saccheggiato l'area del paese di Soliera. L'attacco viene eseguito dalla formazione ex-gappista carrarese "Giuseppe Ulivi". I nemici vengono tutti eliminati tranne uno, ferito ma in grado di raggiungere il proprio comando a piedi. 
    Il 19 arrivano a San Terenzo alcune camionette di nazifascisti comandati dal maggiore SS Walter Raeder; i suoi uomini rastrellano le case ed invitano gli abitanti ad uscire all'esterno sotto un pergolato. Dopo due ore il rastrellamento è completo e Raeder dà l'ordine di uccidere tutti i 107 presenti: adulti, anziani e bambini. I corpi già falcidiati vengono freddati con un colpo in testa per assicurarne la morte e dal massacro si salva solo Clara Cecchini di 8 anni, ferita dai proiettili a torace, caviglie e braccio sinistro ma rimasta nascosta sotto i cadaveri dei genitori e ricoperta di sangue tanto da sembrare morta anch'ella. La bambina viene successivamente portata all'ospedale di Fivizzano e curata; nel 1945 sarà uno dei testimoni chiave nel processo contro Raeder presso il Tribunale Militare di Bologna. Nel pomeriggio del medesimo giorno i militari tedeschi fanno deviare un camion di civili catturati, ne prelevano 53 e li impiccano con il filo spinato per raggiungere il numero di 160, pari a 10 italiani per ogni soldato tedesco ucciso. I loro corpi verranno coraggiosamente recuperati e sepolti il 21 agosto da Almo Baracchini, patriota della zona, e altri 20 volontari locali tra cui padre Lino Corrado Delle Piane. 


    Tale racconto è tratto dal volume di Lido Galletto "La lunga estate. Ricordi e documenti di un partigiano sulla Linea Gotica Occidentale", al quale Almo Baracchini ha contribuito redigendo il capitolo "La sepoltura delle vittime dell'eccidio di Bardine a San Terenzo. Comune di Fivizzano, 21 agosto 1944", pubblicato nel 1996 a Carrara da Ceccotti Editore. Una sua copia è conservata nel Fondo "Giannecchini-Toscano", busta 5, fascicolo 2 presso l'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova.