Di famiglia comunista, presta servizio militare in Marina. Ai primi di gennaio del 1944, insieme ad altri giovani genovesi, parte da Quinto e raggiunge il paese di Setterone (Parma), alle pendici del monte Penna, ove dà vita ad un gruppo di sabotaggio che agisce in stretto contatto con la banda dei fratelli Beretta e con quella di Scarpa. A seguito di un rastrellamento tedesco, Tigre ed i suoi uomini sono costretti ad abbandonare la zona e a spostarsi a Scurtabò e da lì a Cichero, aderendo all’omonima formazione. Nel luglio 1944 partecipa allo scontro di Barbagelata e, nel mese successivo, alla battaglia di Pertuso. Il 21 gennaio 1945 viene promosso comandante della 58ª brigata Oreste della divisione Cichero. Il 2 febbraio, avvisato che una colonna di tedeschi e mongoli della divisione Turkestan stava muovendo da Cantalupo Ligure verso l’alta val Borbera, parte da Cabella Ligure, sede del comando brigata, e si dirige, con i suoi uomini, a Cantalupo, per fermare l’avanzata tedesca: nello scontro muore il partigiano sovietico Fiodor Poletaev (Fiodor). L’8 marzo Tigre prende parte alla riunione dei comandanti a Fascia che stabilisce la nascita della divisione Pinan-Cichero, che ingloba le brigate Oreste e Arzani, e poi, il 26 dello stesso mese, ad un’altra che designa il relativo organigramma. Il 24 aprile, alla testa della brigata Oreste, Tasso inizia la discesa verso Genova, liberando le località di Pietrabissara, Isola del Cantone, Ronco Scrivia, Busalla e Sarissola. Nel dopoguerra ha ricoperto la carica di presidente della sezione Anpi di Genova Nervi, Quinto e Sant’Ilario.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari, Genova, 2008