Il Teatro Margherita (per un periodo noto anche come Politeama Margherita) è stato un teatro di Genova, con sede nella centrale via XX Settembre. Per molte decadi è stato uno dei più importanti teatri nazionali. E' stato completamente distrutto dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale.
Il teatro sorse con il nome di Nuovo teatro Andrea Doria, a brevissima distanza dalla Porta degli Archi, nei pressi dell'attuale Ponte monumentale, su iniziativa dei soci Antonio Fasce e Domenico Corte, che ottennero la delibera alla costruzione nel 1853 (venne inaugurato due anni dopo). Descritto come "magnifico" nelle guide già in questa sua prima veste, e capace di duemila posti, il teatro era composto di quattro ordini di palchi e di un loggione sorretti da colonne corinzie di ghisa. Al secondo piano si trovavano tre sale da caffè, mentre al quarto piano si trovava l'appartamento dell'impresario. Il teatro era inoltre fornito di una scuderia in occasione di spettacoli equestri. Nel soffitto, essendo il teatro aperto anche agli spettacoli diurni, era ricavato un grande velario del diametro maggiore di 14 metri, oscurabile con pannelli in legno montati su rotaie. Nel centro del velario si trovava il grande lampadario a gas. Il primo sipario era decorato con l'immagine di Andrea Doria in atto di rifiutare la corona ducale offertagli da Carlo V, opera del pittore Giuseppe Isola (1808-1893); il secondo sipario rappresentava un giardino presso la reggia di Ferrara con Torquato Tasso che legge il suo poema Gerusalemme liberata alla duchessa Eleonora d'Este, opera del bresciano Francesco Zuccarello con figure dello stesso Isola.
Il teatro fu ristrutturato sontuosamente una prima volta nel 1885 e quindi intitolato alla Regina Margherita, consorte del re Umberto I. In queste nuove vesti architettoniche riscosse particolare apprezzamento, conferendo lustro alle stagioni teatrali del capoluogo ligure a cavallo fra il XIX e il XX secolo. Come detto, fu poi completamente distrutto durante la Seconda guerra mondiale dai bombardamenti inglesi.
Fra il 1954 e il 1957 fu ricostruito, con un nuovo progetto di Marco Lavarello e altri. Inaugurato il 10 ottobre 1957, in attesa della ricostruzione del Teatro Carlo Felice pericolante a seguito dei bombardamenti di guerra, la stagione di opera lirica del Teatro Comunale dell'Opera si trasferì stabilmente e per i successivi trent'anni proprio al Margherita. Nella sua storia ospitò, tra i numerosi nomi di rilevanza internazionale, Mercedes Capsir, Magda Olivero, Carlo Bergonzi, Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Mina, Ray Charles e Dizzy Gillespie.
Con l'inaugurazione del ricostruito Teatro Carlo Felice, e venuta quindi meno la stagione della lirica, nel 1991 il teatro passò sotto la direzione di Danilo Staiti e ospitò soprattutto spettacoli di prosa, commedie, teatro moderno e concerti. Fra gli artisti ospitati nei successivi due anni vi furono: Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Beppe Grillo, Antonio Albanese, Paolo Rossi, Alessandro Bergonzoni, Paolo Conte, Liza Minnelli, Lindsay Kemp, David Parsons, Los Lobos.
Il teatro continuò le rappresentazioni fino alla metà del 1993, quando la proprietà decise di vendere la struttura. L'ultima rappresentazione fu Pop a rebelot di Paolo Rossi, spettacolo messo in scena appositamente "ad oltranza" per tentare di salvare le sorti del teatro, con Enzo Jannacci e Dario Vergassola. Tramontata fra le polemiche l'ipotesi di una ristrutturazione, la struttura fu modificata e adattata per ospitare un centro commerciale della catena Coin, che fu inaugurato nel 1998.