Attilio Teruzzi (Milano, 5 maggio 1882 – Procida, 26 aprile 1950) è stato un generale e politico italiano, membro della massoneria. E' stato Ministro dell'Africa Italiana, Governatore della Cirenaica e medaglia d'argento al valor militare.
Intraprende gli studi militari e nel 1911, in qualità di Ufficiale di carriera, partecipa alla guerra italo-turca prendendo parte con successo alla conquista di Misurata, azione che gli vale la medaglia di bronzo. Rimasto in Libia entra vittorioso a Nalut e viene ferito in battaglia nel Fezzan, guadagnandosi stavolta una medaglia d'argento. Durante la prima guerra mondiale Teruzzi viene promosso capitano e nel 1916 riceve un'altra decorazione.
Nel 1920 si congeda dall'esercito per aderire al Partito Nazionale Fascista, di cui viene nominato vicesegretario nel 1921. L'anno seguente è uno degli artefici della marcia su Roma e guida verso la Capitale le squadre dell'Emilia-Romagna. Nel 1924 è eletto deputato per la prima volta e riconfermato nel 1929 e nel 1934. Sottosegretario al ministero dell'Interno dal 1925 al 1926, è Governatore della Cirenaica dal 1926 al 1928. Nel 1929 diviene Capo di stato maggiore della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale fino al 1935. Raggiunge il grado di Tenente generale.
Nel 1937 torna al governo come sottosegretario al Ministero delle colonie. Durante la guerra civile spagnola, viene nominato da Mussolini Luogotenente generale ed Ispettore delle truppe. Nel 1939, divenuto consigliere nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, è nominato Ministro dell'Africa Italiana, succedendo a Mussolini - che aveva assunto l'interim dopo Alessandro Lessona -, fino al 25 luglio 1943.
Dopo l'8 settembre del 1943 e l'armistizio di Cassibile aderisce alla Repubblica Sociale Italiana, senza avere incarichi di rilievo.
Il 29 aprile 1945 la radio annuncia la fucilazione di Mussolini e di alcuni gerarchi fascisti, tra cui lo stesso Teruzzi: in realtà i partigiani hanno giustiziato un giornalista tedesco, scambiato per Teruzzi in quanto molto somigliante all'ex ministro (portano la barba uguale). Il vero Teruzzi viene invece condannato a trent'anni di reclusione e incarcerato nel carcere dell'isola di Procida. Muore nella stessa isola, soli venti giorni dopo la sua liberazione, nel 1950.