Nel 1929nacque la Giuseppe Torno & C. Spa con capitale di £. 10.000 e, da quel momento, nonostante i primi anni di crisi, l’attività registrò sempre maggiori successi tali da portare la ditta a partecipare ad appalti internazionali. Nel 1936 la Torno costruì i primi due lotti della camionabile Genova-Valle del Po (comprendente la galleria dei Giovi, allora chiamata galleria Littorio) che comprendeva anche l’innalzamento di quattro ponti per una lunghezza totale di 400 metri. Da allora la Torno cominciò a correre su tutte le strade del mondo.
Nel 1937 iniziarono i lavori per la diga di Osiglia in Liguria e contemporaneamente il tratto del canale Industriale che avrebbe alimentato la centrale idroelettrica di Tornavento. Gli anni di guerra videro innalzarsi la diga sul torrente Lumiei per l’azienda elettrica Sade di Venezia, il canale di Cimena, la traversa di Olginate sul fiume Adda per regolamentare l’acqua del lago di Como.
L’attività della Torno spa nel secondo dopoguerra: la diga di Kariba
Negli anni della ricostruzione (1947-1957) la Torno costruì otto dighe in calcestruzzo tra cui quella di Pieve di Cadore per la Sade; quella di Forte Buso per la Smirrel (Feltre); quella di Fedaia per la Sade; quella di Gioveretto per la Die (Bolzano); quella di Beauregard per la Società Idroelettrica Piemonte e quella di Vallarsa per l’azienda elettrica di Verona. Le tecniche d’avanguardia adottate nella costruzione di alcune di queste dighe fecero meritare al “geometra” Giuseppe Torno la laurea ad honorem in ingegneria civile da parte del Politecnico di Milano.