Torresin, Bruno

  • Luogo di nascita

    Villa del Conte (Padova)

  • Biografia

    Bruno Torresin nei primi anni Sessanta dedicò il proprio impegno politico e sociale al movimento cattolico.
    Nel 1963 iniziò a lavorare presso una fabbrica metalmeccanica in provincia di Padova. In quel periodo ebbe inizio anche la sua esperienza nel movimento sindacale all’interno della componente socialista del sindacato. Partecipò all’attività politica dei gruppi cattolici che alla fine degli anni Sessanta confluirono nel PSI, partito in cui è stato iscritto sino al 1991.
    Nel 1968 si trasferì a Torino e nello stesso tempo iniziò lavorare alla FIAT Aeronautica con la qualifica di operaio specializzato.
    Prese parte agli scioperi del ’68, si iscrisse alla UILM-UIL e successivamente venne eletto R.S.A.[1] di fabbrica. Partecipò alle lotte del movimento sindacale dell’ “autunno caldo” e alla fase costitutiva dell’unità di azione tra FIM-FIOM-UILM.
    Dal 1971 al 1977 ricoprì l’incarico di funzionario esterno, in rappresentanza della UILM, presso la 5.a Lega di Mirafiori; in questa situazione visse direttamente tutte le vicende sindacali che hanno interessato la FIAT Mirafiori, nonché la costituzione dei rappresentanti sindacali unitari, del consiglio di fabbrica e della federazione unitaria CGIL-CISL-UIL.
    Ricoprì diversi incarichi, sia a livello provinciale sia nazionale, nel coordinamento del settore auto e delle politiche contrattuali.
    Dal 1978 al 1981 ricoprì l’incarico di segretario provinciale della FLM e UILM con la responsabilità delle politiche contrattuali del lavoro e industriali.
    Nel 1981 venne eletto segretario regionale della UIL Piemonte, incarico che ricoprì sino alla nomina ad assessore al lavoro, alla formazione e gestione delle aziende del Comune di Torino, avvenuta nel giugno 1997 ??
    Nei diversi ruoli e funzioni ebbe parte ai movimenti più significativi della storia del movimento sindacale torinese: dalle grandi lotte alla FIAT degli anni Sessanta e Ottanta alle vicende legate al terrorismo, dai 35 giorni alla marcia dei 40 mila e alla grande suggestione dell’unità sindacale.


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