Ufficio Politico Investigativo, Upi

  • Storia

    All'indomani della Marcia su Roma (27-31/10/1922), conseguito il successo politico-militare, tra i vertici del Partito Nazionale Fascista diveniva pressante l'esigenza di controllare il fenomeno dello squadrismo: se da un lato occorreva impedirne gli eccessi, dall'altro si doveva legalizzarne in qualche modo le funzioni e le attività per mantener viva, negli oppositori, l'impressione di un esercito fascista sempre pronto a scendere in campo per difendere la "Rivoluzione".
    Si giunse così alla risoluzione del Gran Consiglio del 16 dicembre 1922 - convertita in legge con il Regio Decreto 28/12/1922 divenuto operante il 14/01/1923 - che istituiva la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, Mvsn. Per metà frazione armata al servizio del partito di governo, per metà in via di assimilazione nell’esercito, essa aveva non solo il compito della tutela dell’ordine pubblico, ma anche la funzione di difendere “la Rivoluzione fascista dai nemici interni ed esterni”.
    Il R.D. 06/11/1926, n. 1903, istituiva anche "un servizio speciale d'investigazione politica, avente per scopo la difesa dell'ordine nazionale dello Stato": si trattava dell'Ufficio Politico Investigativo, Upi. La struttura dell'Upi, pur collegata alla Mvsn, dipendeva organicamente dal Ministero degli Interni non solo per il tramite dei Prefetti, ma anche attraverso un ufficio centrale inquadrato nella Divisione Polizia Politica del Ministero stesso e destinato a coordinare tutti i servizi provinciali.
    Gli Upi, che iniziarono a funzionare nei primi mesi del 1928, non esautorarono però le prefetture, i carabinieri, le questure: privi di poteri di polizia giudiziaria, concentrarono la loro attività nella raccolta di informazioni, diventando una centrale spionistica interna, fiancheggiatrice dei normali corpi di polizia, anche se per le più delicate mansioni di polizia politica il regime si serviva della ben più efficiente Ovra. Dopo l'8 settembre furono aggregati alla nuova Guardia Nazionale Repubblicana, che ereditava i compiti della Milizia.
    Occorre però avvertire che l'esatta posizione gearchica e compiti di questi organismi appaiono spesso confusi e poco chiari, nella proliferazione di polizie tra loro concorrenti che caratterizzò il fascismo, sia monarchico che repubblicano.
    Sciolta la MVSN subito dopo la caduta del regime a seguito dell'armistizio del 08/09/1943, anche l’Upi fu soppresso. Fu ricostituito il 23/11/1943, quando cominciò ad operare la Guardia Nazionale Repubblicana, Gnr. Per tutto il periodo dell’occupazione tedesca l’Upi svolse un’intensa attività antipartigiana, ricorrendo alla tortura ed ai soprusi di qualsiasi tipo per estorcere informazioni sui partigiani e sulle loro operazioni.

    Fonte: http://www.metarchivi.it/biografie/e_bio_vis.asp?id=52

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