Studente alla facoltà di economia e commercio presso l’università di Genova, svolge un’intensa opera di propaganda antifascista. Nel gennaio 1944 raggiunge in montagna le formazioni partigiane e viene aggregato alla 3a brigata Garibaldi Liguria dove assume incarichi di comando. Il 10 aprile, nei giorni seguenti al rastrellamento della Benedicta, dopo un duro e sanguinoso scontro presso le Capanne di Marcarolo, Josef viene catturato da un contingente nazifascista. Trasferito alle carceri di Marassi è sottoposto a torture da parte delle Ss. Il 16 maggio subisce il processo da parte del Tribunale speciale che lo condanna a morte e, tre giorni dopo, viene fucilato al Turchino, insieme ad altri cinquantotto patrioti. In una sua relazione ha lasciato un’importante testimonianza sul rastrellamento della Benedicta.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari Editore, Genova, 2021