La Unione Esercizi Elettrici (UNES), azienda fondata nel 1905, fu un protagonista di primo piano nella storia dell'elettrificazione in Italia. Rispetto agli altri grandi operatori del settore attivi fino alla costituzione dell'Enel quali Edison, SADE, SIP, Centrale e SME, quest'ultima legata da accordi societari, la UNES si caratterizzò per operare in aree rurali e nelle città minori del centro-sud, per le quali rappresentò l'emblema stesso della modernità dopo aver acquisito produttori e distributori locali. In virtù degli accordi con i produttori di energia e con gli altri distributori nazionali, il raggio di azione della UNES includeva Umbria, Lazio, Piemonte, Liguria, Toscana, Marche e Abruzzi, con forniture elettriche che coprivano dalla Valle di Susa, le valli del Tanaro ed alta Bormida, il Lago Maggiore, l'Alto Savio.
L'UNES cessò formalmente ogni attività nel 1962, anno in cui queste vennero assorbite dall'Enel nell'ambito del processo di nazionalizzazione del settore, per scomparire definitivamente il 12 marzo 1964, quando avvenne la fusione con Italsider. La SME, ritiratasi anch'essa dal mercato elettrico, divenne invece un colosso dell'industria alimentare.