Quotidiano politico fondato a Milano nel 1924 da A. Gramsci come organo del Partito comunista d’Italia (PCd’I). Soppresso nel 1926, in seguito alle leggi fasciste sulla stampa, continuò a uscire clandestinamente in modo saltuario, per riprendere la pubblicazione quotidiana nel 1944 a Roma e nel 1945 a Milano, Genova e Torino. Nel 1957 rimasero solo le redazioni di Roma e di Milano, unificate nel 1962. Edito dal 1944 dalla società editrice l’Unità, il giornale fu l’organo ufficiale del PCI fino al 1991, quando divenne l’organo del PDS, acquistando poi sempre maggiore autonomia dal partito. Nel 2000, a causa di una grave crisi di vendite, dovette sospendere le pubblicazioni; grazie alla sottoscrizione di un gruppo di azionisti il giornale tornò in edicola nell’aprile 2001.