Valerio o Vallerio, Aldo, (Riccio)

    Data di esistenza

    Data di nascita : 23/02/1923

  • Pseudonimo, nome assunto

    Riccio

  • Biografia

    Entrato nelle fila della resistenza armata aggregandosi alla brigata →Coduri, nell’agosto 1944 è comandante del distaccamento che si attesta presso le miniere di monte Zenone. Ad ottobre la Coduri adotta un nuovo inquadramento e una nuova struttura basata su battaglioni: Vallerio passa al comando del battaglione, dislocato nella zona di Reppia, Iscioli, Nascio, Libiola, protagonista in quel periodo di molte azioni tra le quali la cattura dell’intero presidio della Monterosa a Bargonasco. Il 16 novembre Riccio partecipa all’attacco che la Coduri porta alla Casa del fascio di Lavagna, a depositi di armi e alle abitazioni di alcuni fascisti, causando morti e feriti al nemico e facendo un buon bottino di armi e munizioni. All’inizio dell’inverno la sua formazione effettua numerose azioni contro i presidi della Monterosa dislocati sull’Aurelia. Il 29 dicembre, con effettivi del suo reparto, attacca un contingente della Monterosa, stanziato in un bunker a Riva Trigoso: l’operazione porta alla cattura di numerosi soldati fra alpini e tedeschi. Ai primi del gennaio 1945, superata la crisi conseguente alle perdite subite nello scontro del Molino della Gattea del 30 dicembre e in altri combattimenti, il comando della Coduri procede ad una riorganizzazione: a Riccio viene affidato il comando del battaglione (poi brigata) Zelasco che, il 25 aprile, dopo aver attaccato gli ultimi nuclei di resistenza nemica, entra a Sestri Levante ormai libera. È autore del libro Ne è valsa la pena? Diario, lucida testimonianza della guerra partigiana nella zona del Tigullio.

    Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari Editore, Genova, 2021
    https://www.ilsrec.it/database/partigiano.php?RicercaID=36987
     

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