Di professione maestro, è richiamato come militare di truppa nel 1915 durante la mobilitazione per il primo conflitto mondiale. Tornato dopo la guerra a insegnare, si trasferisce a Genova dopo un breve soggiorno bolognese. Nel capoluogo ligure è attivo nella Camera del Lavoro come membro della commissione di controllo presiedendo al contempo, in quanto ex combattente, la segreteria della Lega proletaria dei mutilati e invalidi di guerra. Personaggio di spicco del Psi e delegato al XVII congresso di Livorno, risulta tra i fondatori del Pci. Segretario politico della sezione genovese degli Arditi del Popolo promossa da Giuseppe Bianchini e Guido Mariottini, subisce un primo arresto nel marzo del 1923. Ritiratosi dalla vita politica dopo l’ascesa al potere del fascismo e sfollato a Tortona alla fine del 1942, riprende i contatti con il Pci in seguito alla caduta del regime nel luglio del 1943.
Ritenuto politicamente pericoloso è arrestato a Genova il 16 febbraio 1944 e internato a Fossoli sino al luglio dello stesso anno. Deportato a Mauthausen-Gusen, vi muore il 4 ottobre 1944.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.463