Nella primavera del 1944 è tra i partigiani della 3° brigata Liguria. Scampato al rastrellamento
della Benedicta, si unisce ad un gruppo di partigiani a Palazzo presso Ovada (AL) sul Bric dell’Arpescella, formando una squadra che inizia un’attività di reclutamento e riorganizzazione. In giugno viene istituita la brigata Buranello suddivisa in tre battaglioni, il secondo dei quali è affidato al suo comando.
A settembre, quando nasce la divisione Ligure-alessandrina, a Lux, che ha creato piccole squadre di collaboratori nei paesi di Mornese, Montaldeo e Carpeneto, viene affidata l’intendenza. Dopo il pesante rastrellamento dell’Olbicella la divisione Ligure-alessandrina, che il 14 novembre assume la denominazione di Mingo, inizia una faticosa opera di riorganizzazione nel corso della quale Lux è nominato vicecomandante del battaglione Villa della brigata Buranello. Nell’inverno 1944-45 con i propri uomini si sposta a fondovalle, occupandosi del vettovagliamento per le formazioni di montagna.
Nel febbraio 1945 gli viene affidato il comando della neocostituita brigata Olivieri, stanziata nell’alessandrino e composta da un centinaio di partigiani delle squadre territoriali. La brigata si mette in evidenza per le numerose azioni di sabotaggio alle linee ferroviarie e per gli attacchi ai presidi della milizia fascista. Nei giorni della Liberazione i distaccamenti della brigata Olivieri, al suo comando, partecipano alla liberazione di Ovada e alla resa del presidio degli Erzelli, dove vengono catturati numerosi soldati tedeschi. Medaglia d’argento al valor militare.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.463