Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino

Archivio manifesti. Partito comunista italiano. Federazione provinciale di Torino.

Serie
  • Tipologia

    Sezione

  • Segnatura archivistica

    Fipag / Pci-To / 4.1.3 Materiali di propaganda.

  • Data

    1947

  • Consistenza

    888 manifesto/i

  • Contenuto

    Questa ricca raccolta di manifesti è pervenuta a più riprese nel corso degli anni Ottanta, raccolti per lo più in rotoli secondo una suddivisione annuale ma anche in cartelle; in parte sono stati consegnati dall’archivista della Federazione contemporaneamente al resto dei materiali storici del Pci e in parte sono stati inviati direttamente dall’allora responsabile del Dipartimento informazione, Gianfranco Brusasco. Ciò spiega l’esauriente presenza di documentazione per gli anni Ottanta.
    La maggior parte dei manifesti conservati si riferisce al periodo 1976-1990, con scarsi materiali a partire dal 1947. Prodotti a stampa e in misura minore con tecnica serigrafica, sono generalmente di dimensione standard (cm. 70 x 100). Si possono rinvenire sia i manifesti prodotti dal Pci torinese sia quelli inviati dal Pci nazionale. Si segnalano, qui di seguito, per la loro rilevanza quantitativa i manifesti prodotti in occasione di campagne per le elezioni politiche e amministrative (98 manifesti) e per i referendum (51), in occasione di prese di posizione o di manifestazioni a sostegno del mondo del lavoro (61), a sostegno della democrazia e della pace nel mondo (53), per particolari ricorrenze, quali 8 marzo, 25 aprile, 1° maggio (77), riguardo al governo della città di Torino (47), sulla politica economica e sociale del governo nazionale, quali fisco, sanità, pensioni, scuola, ecc. (102), per le campagne di iscrizione al Pci (50), per l’informazione sulle Feste de «L’Unità» (29), sulle politiche ambientali (28).
    Da un punto di vista grafico, i manifesti del Pci si presentano in vario modo: alcuni hanno una netta prevalenza di parti scritte (ad esempio, invito a partecipare a una manifestazione, comunicazione di una presa di posizione su qualche evento o  argomento particolare, ecc.), altri sono composti da testi scritti e da immagini (disegno,fotografia, segni grafici, a più colori), e infine, quelli più recenti in cui predomina l’immagine sulla parte scritta, ridotta a una sintetica e rapida comunicazione.
    La composizione grafica segue generalmente gli stili del periodo; si presenta più o meno complessa: da quella più elementare elaborata localmente da funzionari e militanti (ad esempio, alcuni manifesti costituiti solo da testi scritti che invitano a partecipare a una manifestazione di piazza, con l’unica particolarità grafica data dal nome dell’oratore scritto in sbieco e a grandi lettere), a quella invece frutto del lavoro di disegnatori e grafici professionisti, a cui il partito, sia nazionale sia locale, si è rivolto per qualche campagna particolare (ovviamente tra i due poli si inseriscono degli ibridi).


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