Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino

Giorgina Levi intervista Mario Rasetti

Audiovisivo
  • Segnatura definitiva

    Fipag/GA_Levi/Audio, raccoglitore 2, audiocassetta 7

  • Durata

    1 ora, 24 minuti, 38 secondi

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica 1972
    • Datazione * 1972

  • Descrizione

    Mario Rasetti, panettiere, sale in montagna nel 1944 per non essere inviato in Germania. Nell’intervista racconta alcune esperienze da partigiano in Val di Susa, sotto il comando di Walter Alessi, per il quale spende parole di grande ammirazione. Grazie alle lezioni che commissari di brigata fanno in montagna diventa comunista e subito dopo la liberazione si iscrive al PCI, studiando nei cosiddetti “corsi Lenin e Stalin”. L’intervista prosegue con il racconto della sua permanenza, all’indomani della Liberazione, nella “guardie del popolo” e poi con l’ingresso alla Fiat (nel 1947), prima in linea a Lingotto e poi a Mirafiori fino al 1954. Come operaio impegnato nel partito e nel sindacato, ricorda di essere stato inserito in un “reparto confino”, a lavare i vetri. Racconta la durezza del lavoro alla catena di montaggio della 1100 e le lotte del sindacato per far riconoscere il saturnismo come malattia professionale, causata dall’uso di leghe di piombo nei reparti carrozzeria. Parla del SIDA (ex DDT) che con l’assenso della FIAT organizzava dei gabbiotti per vendere le bibite all’interno della fabbrica, alla cui gestione erano inviati operai specializzati perché comunisti. (Barbesin, Pautasso). Racconta la sua frequentazione del circolo ricreativo di villa Robilant del Lingotto, circolo iscritto, in un primo tempo, al circuito ENDAS (socialdemocratico) e successivamente all’ARCI (1959-1960). Il lavoro al circolo era percepito come un vero e proprio lavoro politico. Cita a questo proposito: Bonino che aveva la responsabilità politica ed economica del circolo, Canestri, Mario Dravelli, Russi, Gatti, Petitti, Attilio Ornato e i fratelli Mola, Paolo Cirio; Astisi.  L’intervistatrice lo sollecita infine alla descrizione fisica del quartiere. Del Lingotto Rasetti ricorda, in via Nizza, la villa del signor Pluviano (tra via Sommariva e via passo Buole), la villa degli Spiriti e altre quattro cascine. La città si fermava in piazza Carducci; al Lingotto si allevava il bestiame e lì si trovava una struttura per l’allevamento e la vendita dei cavalli del signor Tesio; c’erano una parrocchia e una scuola. L’intervista si interrompe bruscamente dopo 84’ 30”
     


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