La rivista Settegiorni, promossa da Carlo Donat-Cattin nel 1967, interpreta i fermenti del cattolicesimo post-conciliare insieme al dialogo con il mondo socialista e con quello laico, testimoniando la rivoluzione culturale del ’68 in maniera autonoma e indipendente.
Il settimanale, a cura delle Edizioni Sette (società legata alla corrente DC di Forze Nuove) è diretta da Ruggero Orfei e Piero Pratesi. La veste grafica e giornalistica, moderna e ricca di immagini e vignette, è realizzata da Michele Torre, con la collaborazione di Paolo Donat-Cattin.
Ampia la lista dei collaboratori: dalle varie anime della sinistra democristiana agli intellettuali cattolici, dai socialisti ai giovani esponenti del sindacato; tra i principali si ricordano Franco Bassanini, Luciano Benadusi, Luigi Covatta, Giangiacomo Migone, Pino Di Salvo, Giorgio Girardet, Giovanni Gozzer, Mario Gozzini, Giancarlo Lizzeri, Sandro Magister, Italo Moscati, Alberto Tridente, Padre David Maria Turoldo, Adriana Zarri.
Settegiorni conclude la sua esperienza il 7 luglio del 1974, con 366 numeri pubblicati.
La Fondazione Donat-Cattin ha realizzato un progetto di catalogazione, spoglio e digitalizzazione della collezione.