Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea 'Giorgio Agosti' - Polo del '900
Quartarete: "Speciale sul 25 aprile"
Unità archivistica
Tipologia
Unità archivistica
Descrizione
Registrazione (72') della trasmissione di Quartarete "Speciale sul 25 aprile" (un programma di Umberto Clivio, regia di Maurizio Bologna, Produzione Diamante Audiovisivi 1997) intervalla riprese in studio, dove la conduttrice Camilla Nata intervista Renato Salvetti (ex deportato di Mauthausen, orfano e invalido di guerra, ex partigiano), a collegamenti con il Teatro Coccia di Novara, dove si rappresenta lo spettacolo "25 aprile per non dimenticare": sul palco di volta in volta si esibiscono Coro e fanfara della Brigata Taurinense, Coro della Brigata Julia, Coro della Brigata Tridentina, Cai Novara, che eseguono diversi canti alpini.
Nella sua testimonianza di Renato Salvetti prima racconta la sua cattura, avvenuta il 24 dicembre 1943, poi il viaggio e l'arrivo al Lager di Mauthausen (matricola 59138). Risponde infine alle domande della conduttrice; quindi illustra una giornata-tipo nel Lager e riassume la storia della costruzione di Mauthausen; parla infine della liberazione e conclude con il ritorno a casa il 25 giugno del 1945. Nel racconto di Salvetti sono inseriti lo spezzone di un'intervista ad Anna Cherchi, a Ferruccio Maruffi, a Quinto Osano realizzate a Mauthausen (tratte da Il fiore e il passero di Dario Cambiano e Daniela Giacometti). In chiusura Quinto Osano legge la poesia Il fiore e il passero e, in studio, la conduttrice ringrazia Salvetti e si intona l'inno nazionale.
Sulla stessa videocassetta Crimini del pensiero (18'), voluto da Mino Crocè, Guido Wilhelm, Franco Giunsa. Colonna musicale (Gustav Mahler, J.S. Bach, Alban Berg, Charles Ives, Maurice Jarre, Edvard Grieg, Max Bruck, Erik Satie). Voce: Giacomo Zito.
Il video è diviso in capitoli che hanno i seguenti titoli: Le Premesse; La Deportazione; Il luogo del calvario; La Documentazione; Il primo impatto con l'orrore; La scoperta dei Lager; La cattura degli aguzzini; Le visite obbligate dei civili; Riaffiora la vita; L'evacuazione dei vivi; La sepoltura dei morti.
Il commento finale è affidato a una voce fuori campo che si esprime contro coloro che negano l'evidenza di queste immagini, l'esistenza delle camere a gas e il deliberato genocidio degli ebrei. E, ringraziando i fratelli Lumière che, con la loro invenzione, hanno consentito all'uomo di cogliere con sgomento agghiaccianti e indiscutibili testimonianze di uno dei più grandi crimini contro l'umanità, esprime anche un doloroso sdegno verso quanti oggi si stanno macchiando di avvilenti "crimini del pensiero".