Antonicelli Franco. Presidenza CLN

Fondo

Il fondo è relativo principalmente all’attività politica di Franco Antonicelli, in particolare in qualità di presidente del Comitato di Liberazione Nazionale - Comitato regionale piemontese, in cui rappresentò il Partito liberale durante la clandestinità. Nominato presidente alla vigilia dell’insurrezione, mantenne la carica fino alla scioglimento del Cln, nel frattempo trasformatosi in Giunta di Governo, nel luglio 1946. Contiene dunque la corrispondenza e la documentazione d'ufficio della Presidenza del CLN regionale piemontese, soprattutto dei mesi successivi alla Liberazione, i manoscritti dei discorsi pubblici, a partire dal manifesto del Cln per la liberazione di Torino, ma anche la corrispondenza e i testi in qualità di esponente del Partito Liberale Italiano prima e del Partito Repubblicano Italiano poi, la corrispondenza e i testi a lui indirizzati in qualità di direttore del giornale “L'Opinione” e di direttore della casa editrice Francesco De Silva, la documentazione riguardante la sua attività di promotore culturale in particolar modo per il Museo Nazionale del Risorgimento e per l'Istituto storico della resistenza in Piemonte, le lettere private e le carte del periodo clandestino. Tra le carte pertinenti all'attività d'ufficio si trovano fascicoli originari protocollati e timbrati dalla Presidenza del Cln piemontese, inviati al presidente dalla segreteria Cln e rimasti tra le sue carte personali al momento dello scioglimento del Cln nel luglio 1946. Vi è traccia della consegna nella serie originaria, conservata dall’archivio dell’Istoreto, nella quale risulta la lacuna. L'arco cronologico della documentazione va principalmente dal 1943 al 1948, sono presenti anche documenti dal 1921 e un telegramma del 1974. Si tratta delle carte provenienti dai fondi originari dell'Istoreto, già appartenenti al nucleo dell'Ufficio di Presidenza del Cln, rimaste non classificate nel passaggio dalla prima sede dell'Istituto, in Palazzo Carignano a quella sita in via Fabro. Il fondo, rimasto privo di inventario dopo il primo riordino dell’archivio da parte di personale dell’Istoreto, eseguito subito dopo la fondazione dell'Istituto nel 1947, contiene documentazione eterogenea, secondo le modalità di lavoro dello stesso Franco Antonicelli e rispecchia la sua personalità poliedrica e, pur in minima parte, contiene anche appunti personali, schizzi e disegni, testi di poesie e canzoni. È presente inoltre una scatola di documentazione non inventariata, strappata e lacerata dallo stesso Franco Antonicelli consistente in corrispondenza, testi manoscritti e dattiloscritti, alcuni dei quali anche pubblicati su giornali e volumi.