Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea 'Giorgio Agosti' - Polo del '900
Partito liberale italiano. Federazione piemontese
Fondo
Tipologia
Fondo
Descrizione
L'archivio della Sezione piemontese (poi Federazione) del Partito liberale fu oggetto nel 1990 di una convenzione firmata tra l'Istituto e la Direzione regionale del partito, volta al riordino e alla tutela, in una prima fase, dell'archivio storico, che si convenne periodizzare tra il 1944 e il 1964, data della maggiore affermazione elettorale del partito, dopo la battaglia contro il centro-sinistra. Questa prima opera di riordino riguardò un'ampia documentazione, raccolta in 30 buste, conservate presso la sede torinese del Pli. Le carte erano organizzate solo parzialmente, grazie all'opera di funzionari attenti quali Mario Pinacci, secondo criteri di archiviazione spesso non conclusi. L'ordinamento attuale ne è stato condizionato, poiché si è ritenuto che la sistemazione definitiva dovesse conservarne traccia, anche a costo di mantenere alcune incongruenze cronologiche o tematiche. Il fondo è stato ordinato individuando otto serie tematiche, scandite cronologicamente al loro interno: il Pli e la Resistenza, Attività interne del partito, Attività culturali-propaganda-stampa di partito, Organismi interni locali e nazionali, Congressi e convegni del Pli, Sezioni provinciali, Elezioni, Miscellanea. Questa prima parte è stata ordinata e inventariata da Luciana Ramella. Allo scioglimento del partito, dopo la chiusura della sede torinese, venne acquisito nel 1992, grazie alla convenzione, l'intero archivio corrente della federazione, oltre ad una cospicua emeroteca. La nuova acquisizione riguarda l'attività della Federazione tra il 1975 e il 1990, essendo andate accidentalmente disperse nella quasi totalità le carte relative al decennio successivo al 1965, come risulta dall'inventariazione. Il materiale era raccolto in 90 faldoni, suddiviso per temi, rispondenti più alle attività di singoli dirigenti che non a strutture di partito più organiche come quelle documentate dalla prima acquisizione. L'impianto dei singoli faldoni è stato mantenuto nella quasi totalità dei casi, mentre il riordino è avvenuto sulla base delle serie precedentemente individuate. Le 131 buste che ne sono risultate sono state ordinate e inventariate da Michelarcangelo Casasanta.