Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea 'Giorgio Agosti' - Polo del '900
Giardino Vincenzo
Fondo
Tipologia
Fondo
Descrizione
Il Fondo, costituito prevalentemente da copie in formato digitale, ospita documentazione concernente l’esperienza di guerra e di prigionia di Vincenzo Giardino (Torino, 23-11-1922) durante il secondo conflitto mondiale. Sotto le armi dall'inizio del 1942, prima a Tatoi (Grecia) e poi a Caserta, dall'aprile 1943 è inviato nella Jugoslavia occupata con il 253° Autoreparto (divisione "Lombardia"). L'8 settembre è a Karlovac, dove, presso la caserma Domobranska, è catturato da unità Ustasa e in seguito consegnato ai tedeschi. Avviato alla prigionia in Germania come Internato militare, è immatricolato nello Stalag di Muehlberg (matr. n. 232795 IV B) e da qui smistato a un campo di lavoro a Lipsia. Liberato nell'aprile del 1945, riesce a rientrare a Torino - via Innsbruck e Pescantina - il 26 luglio dello stesso anno. Nel dopoguerra lavora all’Italgas.
Il Fondo consta per lo più di lettere e cartoline postali inviate o ricevute da Giardino durante la prigionia nel Betriebslager (dipendente dallo Stalag IV G di Oschatz) istituito presso la fabbrica Körting und Mathiesen, nel quartiere Leutzsch di Lipsia, dove appunto fu impiegato come lavoratore coatto. La folta corrispondenza presente nel fondo copre un arco cronologico che va dal settembre 1941 al giugno 1945 e coinvolge per lo più la famiglia di Giardino a Torino, ma anche alcuni conoscenti e il fratello Giuseppe, aviere e prigioniero degli Alleati a Orano. Si segnalano, tra gli altri documenti riprodotti, un 'passaporto per stranieri' (con foto b/n) rilasciato a Giardino nel 1944 e copia del suo Foglio matricolare. Integrano la documentazione alcune versioni digitali (con aggiornamenti) del volume V. Giardino, Memorie (Torino, 2018, ediz. fuori commercio), a cura di G. Cerutti.