Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea 'Giorgio Agosti' - Polo del '900

Carteggio Vario

Serie
  • Tipologia
    Serie
  • Descrizione
    La Serie comprende le 94 notizie di reato riferibili a crimini nazifascisti commessi nell'Italia del nord-ovest, contenuti nel cosiddetto "carteggio vario" rinvenuto nel 1994 nell'archivio di Palazzo Cesi insieme ai fascicoli e al Ruolo Generale. Le denunce del "carteggio vario" sono state trasmesse nel biennio 1995-1996 alla Procura Militare di Torino. A dispetto dell'impropria definizione, questo materiale non contiene alcun carteggio, bensì un insieme disomogeneo e frammentario di notizie di reato, rimaste sostanzialmente invisibili fino al 1994. Le denunce si dividono in due grandi categorie, quelle di provenienza istituzionale (le Ferrovie dello Stato e l'Arma dei Carabinieri) e quelle di provenienza alleata: le prime riguardano crimini commessi ai danni dei dipendenti delle Ferrovie dello Stato e dei carabinieri che, dopo l'8 settembre 1943, scelgono di aderire alla Resistenza; le seconde riguardano quasi esclusivamente crimini commessi ai danni degli esponenti più attivi della Resistenza piemontese (quella operativa nelle valli del cuneese e del torinese). Dei 94 reati individuabili nel "carteggio vario", 31 risultano commessi ai danni di dipendenti delle Ferrovie dello Stato e dei loro familiari (Compartimenti di Torino e Milano), 16 ai danni di civili e partigiani della Provincia di Cuneo, 11 ai danni di civili e partigiani della Provincia di Torino, 32 ai danni di militari dell'Arma dei Carabinieri - Legione di Torino ed infine 4 ai danni di civili delle Province di Pavia, Genova ed Imperia. Sui 94 episodi considerati si contano ben 73 omicidi: 21 ai danni dei ferrovieri, 16 ai danni dei civili e dei partigiani della Provincia di Cuneo, 11 ai danni dei civili e dei partigiani della Provincia di Torino, 32 ai danni dei carabinieri - partigiani e 1 ai danni della popolazione civile di Dolcedo (Im). Si contano, inoltre, almeno 8 stragi: l'eccidio di 5 partigiani a Cuneo, di 5 civili a Caraglio (Cn) e di un numero imprecisato di ragazzi (di età compresa tra i quindici ed i venti anni) a san Benigno (Cn) da parte delle locali Brigate Nere, l'eccidio di 6 partigiani a Cantalupa (To) e di altri 6 garibaldini a Cavour (To) a opera delle Brigate nere "A. Capelli", l'eccidio di 10 carabinieri - partigiani a Cudine di Corio (To) a opera dei militari tedeschi ed, infine, l'eccidio di 9 civili a Dolcedo (Im) a opera delle locali Brigate nere. Le notizie di reato riguardano prevalentemente fatti accaduti in Piemonte (82 episodi su 94) nelle Province di Torino e Cuneo, dove si contano non solo i crimini contro i partigiani delle Valli Maira e Varaita (per la Provincia di Cuneo) e delle Val di Susa e Valli di Lanzo (per la Provincia di Torino), ma anche numerosi omicidi di ferrovieri e carabinieri - partigiani. Tutte le denunce del "carteggio vario" sono state trasmesse alla Procura Militare di Torino dopo lo scandalo dell' "armadio della vergogna", tra il 1995 ed il 1996, e al riguardo la Procura torinese ha deciso di aprire i procedimenti per i crimini commessi contro i dipendenti delle Ferrovie dello Stato e loro familiari, per gli omicidi dei carabinieri - partigiani e, infine, per l'eccidio di Dolcedo. Tutti questi procedimenti sono stati archiviati tra il settembre 1995 ed il giugno 1996. Non risulta (dalla documentazione attualmente consultabile) che siano stati aperti procedimenti per i crimini commessi ai danni dei civili e dei partigiani delle province di Cuneo e Torino. La serie è suddivisa in 5 sottoserie: "Denunce di crimini commessi contro i dipendenti delle Ferrovie dello Stato e loro familiari", "Denunce di crimini commessi contro i militari dell'Arma dei Carabinieri", "Denunce di crimini commessi contro partigiani e civili della Provincia di Torino", "Denunce di crimini commessi contro partigiani e civili della Provincia di Cuneo", "Denunce di altri crimini commessi contro i civili".