Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea 'Giorgio Agosti' - Polo del '900

Collezione fotografica ritratti di Caduti Partigiani

Serie
  • Tipologia
    Serie
  • Descrizione
    L'Associazione nazionale famiglie martiri caduti per la liberazione venne fondata nel 1945 ad opera di alcuni familiari di caduti nella Resistenza torinese, con finalità assistenziali. Nel 1999 l'archivio venne acquisito, in seguito al trasferimento dalla sede storica, dalla Città di Torino che, per contiguità tematica, lo affidò all'Istituto. Il fondo fotografico, depositato con l'archivio cartaceo, consta in massima parte di fotografie in bianco e nero alle quali è unita una cartolina inclusa nel database per mantenere l'integrità del fondo provenienti dalla raccolta di ritratti di caduti piemontesi nella guerra di liberazione. Tali fotografie erano originariamente incorniciate a gruppi ed esposte sulle pareti della sala-sacrario allestita nella sede storica dell'Associazione in piazza Cavour 12 a Torino; altre erano raccolte in due album. Secondo questa primitiva collocazione, sono state costruite due serie, "Sacrario" e "Album" (serie 1 e 2), mentre il numero delle attuali buste è stato attribuito a seconda della parete o album della sistemazione originaria. Il lavoro di ordinamento e inventariazione di questi documenti è iniziato nel 1999 e si è concluso nel settembre 2001. Ciascuna scheda raccoglie tutte le informazioni inerenti ogni singolo documento fotografico: provenienza, collocazione attuale e originaria, nome del caduto, datazione, autore, eventuali contenuti testuali. Sono stati altresì indicizzati i nomi dei familiari dei caduti o altri nomi riportati sul verso delle fotografie. Rispetto alle immagini possedute, bisogna rilevare che raramente si tratta di documenti originali: facendo fede ai pochi timbri rilevati sul verso di alcune immagini e osservando l'uniformità di stampa e dimensioni, si può ipotizzare che nella quasi totalità dei casi si tratta di copie realizzate alla fine degli anni Quaranta. Originali sono invece i memento mori e le fotografie colorate, (i pochissimi casi sono stati opportunamente segnalati e si tratta di fotografie sviluppate in b/n sulle quali il colore è stato steso in un secondo tempo come ritocco, e non fotografie stampate da negativo a colori]. Il titolo delle fotografie è tratto dall'indicazione riportata sul recto di tutte le fotografie; le annotazioni riportate in nota sono, invece, nella quasi totalità dei casi tratte dal verso delle immagini. Per alcune immagini, i nomi dei fotografi riportati sul recto e sul verso differivano ed entrambi sono stati riportati nella relativa scheda. Le indicazioni di responsabilità e di stampa sono tratte dai timbri a secco o a inchiostro che compaiono sulle fotografie, come indicato nelle rispettive note alla descrizione. Il lavoro di registrazione su base informatica è stato eseguito nel 2001 in ambiente CDS/ISIS. Nel 2008 Carlo Pischedda ha effettuato il travaso dei dati in ambiente Archos e ne ha curato la revisione.