Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea 'Giorgio Agosti' - Polo del '900

Procedimenti trasmessi nel 2002

Sottoserie
  • Tipologia
    Sottoserie
  • Descrizione
    La Sottoserie comprende i 98 fascicoli trasmessi a Torino nel 2002. Le peculiarità di questi fascicoli sono molteplici: si tratta di incartamenti in copia e riguardano esclusivamente reati di collaborazionismo di competenza delle Corti Straordinarie di Assise (dal 1946 Sezioni Speciali delle Corti d'Assise) e, dal 1948, della magistratura ordinaria; tutti i fascicoli in oggetto sono stati trattenuti a Palazzo Cesi anche dopo lo smantellamento dell' "armadio della vergogna", con provvedimenti di "non luogo a procedere" emanati dalla cosiddetta "Commissione mista" di Palazzo Cesi nel novembre 1994; i fascicoli sembrerebbero essere stati inviati alle Corti Straordinarie d'Assise dal Procuratore Generale Militare Dott. Umberto Borsari nell'immediato dopoguerra (1946-1947) essendo rinvenibile, in ogni incartamento, la copia di un atto di trasmissione: in realtà, solo in un terzo dei fascicoli vi è traccia documentale (atti processuali e/o sentenze) dell'effettivo interessamento della magistratura competente, mentre negli altri casi l'invio si può presumere ma non è provato. Tutti i fascicoli, nel periodo 1997-2000, sono stati oggetto di un'indagine personale, condotta dal Procuratore Generale Militare Dott. Giuseppe Scandurra, finalizzata proprio all'accertamento dell'effettiva ricezione dei fascicoli (nel biennio 1946-47) da parte delle Corti Straordinarie d'Assiste / Sezioni Straordinarie delle Corti d'Assise, le cui competenze sono state assorbite, a partire dal 1948, dalla magistratura ordinaria: in molti casi, gli uffici giudiziari interpellati non hanno trovato traccia dei fascicoli nei propri archivi storici, per cui ad oggi non è possibile stabilire se tali documenti siano stati in qualche modo recepiti dalla magistratura ordinaria, oppure se essi siano rimasti occultati a Palazzo Cesi al pari dei fascicoli sui criminali di guerra tedeschi. A fronte di tale incertezza, e della discutibile decisione della cosiddetta "Commissione mista di Palazzo Cesi" di trattenere ulteriormente questi fascicoli fino al 2002, la Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti ha disposto, nel 2004, l'invio degli incartamenti alla Procura della Repubblica di Roma. I 98 fascicoli riguardano reati attribuiti ai fascisti militanti nelle formazioni della Repubblica Sociale Italiana, da soli o in concorso con i soldati tedeschi, e si caratterizzano per l'alto numero di omicidi e di omicidi plurimi (si vedano, ad esempio i fascicoli R.G. 599, 531, 859, 899 e 911). Si registrano anche due eccidi: i 17 partigiani fucilati a Mottalciata in provincia di Vercelli da alcuni membri della Brigata "Tagliamento" (R.G. 881) e gli 11 civili uccisi a Barzio (Lecco) dalla Gnr (R.G. 972). Gli omicidi risultano commessi soprattutto nel corso di rastrellamenti e perquisizioni, così come le rapine e i furti: i reparti più attivi in questo senso sono la divisione "Ettore Muti" (si vedano, ad esempio, i fascicoli R.G. 206, 329, 356 e 531), le Brigate nere e anche la Gnr (soprattutto quella di stanza a Biella e a Vercelli).