Archivio Ebraico Terracini

Comitato di assistenza per gli ebrei in Italia - COM.AS.EB.IT. (1938-1939)

Fondo
  • Tipologia
    Fondo
  • Data
    1938 Novembre 15 - 1939 Dicembre 17
  • Descrizione
    Date di esistenza: 1938 - 1939. Il COM.AS.EB.IT. (comitato di assistenza per gli ebrei in Italia) nasce il 15 novembre del 1938, con sede centrale a Milano. Ha come scopi: - raccogliere dati statistici sulla condizione degli ebrei rimasti privi di impiego e sulle possibilità di nuove occupazioni, - aiutare gli ebrei rimasti disoccupati a trovare un nuovo lavoro, anche riadattando professionalmente gli ebrei che non possono più svolgere la loro abituale attività, con l'istituzione di scuole di arti e mestieri e di scuole pratiche di agraria, - favorire l'emigrazione degli ebrei che siano costretti, poiché disoccupati, a lasciare l'Italia, svolgendo le pratiche necessarie, interessandosi della loro sistemazione nei paesi di destinazione e anche occupandosi della realizzazione o eventuale trasferimento dei loro beni. Il comitato è finanziato dai contributi degli oblatori, dalle sovvenzioni dell'Unione delle Comunità, dalle singole comunità italiane e da enti ebraici stranieri di assistenza. Si compone di cinque membri eletti dalla prima assemblea degli oblatori ed elegge un presidente, un vice presidente e un direttore che ha il compito di compiere tutti gli atti esecutivi, per il raggiungimento dei fini del comitato. Il comitato elegge un delegato presso ogni singola comunità. Il delegato della comunità di Torino è Giulio Bemporad. Il comitato, nell'assemblea del 15 novembre 1938, è risultato composto dai signori: Raffaele Mondolfi, Roberto Pugliese, Comm. Michele Vitale, Comm. Oreste Vitale, Cav. del Lavoro Riccardo Ottolenghi, dott. Giorgio Romano Vittoria Cantoni Pisa, Comm. Vittorio Vita, dott. Hans Froelich, prof. Renzo Luisada, A. Artom è stato eletto presidente Federico Jarach, vice presidente Mario Falco e direttore Renzo Luisada (Cfr. lo statuto, U.A. 749). Nel fondo si conservano lo Statuto, e documentazione varia della delegazione di Torino: alcune carte di carattere finanziario, la corrispondenza in arrivo che è stata riordinata, mantenendo l'organizzazione originaria in ordine alfabetico: le lettere erano talora disposte per iniziale del mittente, talora per iniziale del destinatario e in qualche raro caso anche per iniziale della data topica. In un sottofascicolo in calce a quelli alfabetici è conservata la corrispondenza che non era classificata in ordine alfabetico.

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