Date di esistenza: 1863/1922 - 1989. Nate fra il 1863 e il 1922 con vari scopi assistenziali le Opere pie israelitiche collegate alla comunità di Torino erano otto: l'Ospizio israelitico, la Confraternita israelitica di Beneficenza, la Confraternita israelitica di Misericordia funebre, l'Opera pia israelitica Abramo e Stella Fubini Coniugi Treves, la Pia società femminile israelitica Nina Sacerdote Fubini, l'Orfanotrofio ed Educatorio Israelitico Enrichetta Sacerdote, l'Opera pia israelitica Colonna e Finzi e la Fondazione israelitica Coniugi Ottolenghi. Tali opere pie furono rette in base alla Legge Rattazzi del 1857 (cfr. introduzione) fino al 1901, quando il Consiglio di Stato, con parere del 7 agosto, stabilì che venissero disciplinate in base alla legge 17 luglio 1890 n. 6972 sulle istituzioni pubbliche di beneficenza. Le opere pie furono giuridicamente e amministrativamente autonome le une dalle altre soltanto fino al 1956. Nel 1956 infatti, ad istanza del Commissario prefettizio delle Opere pie (Enrico Malvano), un D.P.R. sanciva il raggruppamento di tutte le opere pie torinesi sotto un'unica amministrazione e approvava il nuovo regolamento organico per il governo delle medesime (pubblicato il 30 settembre 1955 e approvato con una modifica il 15 luglio 1956). Il regolamento, composto di 16 articoli, era sottoscritto dallo stesso Enrico Malvano, dal segretario Moise Foa con visto del Ministro dell'Interno Fernando Tambroni. Prevedeva che le otto istituzioni raggruppate continuassero a svolgere i loro compiti secondo i singoli statuti, conservassero la loro personalità giuridica e i patrimoni separati, gestiti dal Consiglio di Amministrazione. Le "Opere pie israelitiche" di Torino furono soppresse, insieme a molti altri enti ebraici civilmente riconosciuti, con l'entrata in vigore della legge di approvazione dell'intesa tra la Repubblica Italiana e l'Unione della Comunità Israelitiche Italiane del 27 febbraio 1987 (Legge dell'8 marzo 1989, art. 23). La scuola Colonna e Finzi e l'ospizio, divenuto "casa di riposo", proseguono la loro attività con altra veste giuridica. Come già accennato, alcuni documenti delle opere pie, soprattutto di contabilità, e, più spesso, alcuni dati relativi alla attività di tali enti sono registrati insieme a quelli relativi alla comunità su documenti unici, riassuntivi, e sono dunque da ricercare nella documentazione della comunità (subfondo "Amministrazione"): fra questi si possono citare i giornali di cassa e i giustificativi. Anche nella gestione del personale troviamo a tratti un'amministrazione comune con la comunità e con la scuola media: ad esempio, i blocchi di ricevute utilizzati per annotare i pagamenti dei dipendenti della scuola media sono intestati alla comunità in senso generico e vi è un unico documento con i rendiconti degli stipendi e delle spese sostenute per i dipendenti di comunità e dei vari "enti" da essa amministrati (1958-1961, fascicolo 304). Gran parte della documentazione era tuttavia prodotta autonomamente dalle singole opere pie (e dal 1956 dalle opere pie riunite) ed è dunque conservata nelle varie serie che compongono questo subfondo.