Il fondo raccoglie documentazione prodotta dall'attività di alcuni membri delle famiglie Vita Finzi (soprattutto Emilio) e dagli suoceri di Emilio, Bonaparte Ottolenghi e Matilde Terracini. Le due famiglie si imparentarono in occasione del matrimonio fra Elena Ottolenghi, di Bonaparte e di Matilde Terracini, ed Emilio Vita Finzi Zalman (o Vita Finzi), di Aldo Vita Finzi Zalman e di Matilde Vita. La documentazione è pervenuta all'archivio B. e A. Terracini in due blocchi, che sono stati riuniti in corso di schedatura e riordino: un primo insieme di carte, cui al momento del versamento era stata attribuita la denominazione "Elena Ottolenghi" (perché consegnate da Elena, moglie di Emilio Vita Finzi Zalman), e un altro insieme, che al momento del versamento era stato addirittura identificato come fondo "Miriam Novitch", ma che contiene in realtà i documenti prodotti da Emilio Vita Finzi Zalman nella sua collaborazione con il Centro di documentazione ebraica contemporanea (C.D.E.C.: come si vedrà, la maggioranza dei documenti è costituita da lettere e carte scambiate con Miriam Novitch o a lei relative). Si noti inoltre che le carte prodotte dai genitori di Matilde Terracini (e nonni di Elena Ottolenghi), Giuseppe Terracini e Annetta Eugenia Colombo, erano state consegnate da Elena Ottolenghi insieme al materiale dei genitori e del marito Emilio Vita Finzi, ma sono ora conservate e descritte nel fondo "Terracini - Sacerdote - Artom - Colombo": Giuseppe Terracini era infatti figlio del rabbino di Asti Davide, a sua volta figlio di Beniamino e fratello di Aron Jona e Isaia, e i documenti prodotti dalla sua attività facevano dunque capo al più grande fondo dei Terracini (mentre le carte della figlia Matilde, secondo il criterio dichiarato nell'introduzione archivistica, sono conservate in questo fondo insieme a quelle del marito Ottolenghi). Sulla storia della famiglia Vita Finzi si segnala una pubblicazione recente: A. Segre, "Il mondo del 61. La casa grande dei Vita", Fondazione Alberto Colonnetti, 2007.