Giuseppe, nato a Carmagnola il 16 dicembre 1883 da Giacobbe, era fratello di Anselmo (padre di Sergio). Durante la prima guerra mondiale partì volontario e fu capitano medico. Nel 1919 sposò Elettra Bruno, da cui ebbe Giorgio, il 22 luglio del 1920, e Paolo, il 17 dicembre 1921. Nel gennaio 1942 fu arrestato insieme al figlio Giorgio nella sua casa torinese di via Mazzini; Giorgio fu liberato il 5 febbraio, mentre Giuseppe fu denunciato al Tribunale speciale per disfattismo politico. Quanto a Paolo, studente di medicina, nel 1941 fu destinato alla scuola di sanità per sottoufficiali di Firenze, da dove in seguito si trasferì all'ospedale di Mondovì. Mobilitato l'8 marzo 1942, passò prima ad Alessandria, poi all'ospedale militare di Torino. Nel frattempo, il 1° giugno 1942, Giuseppe fu assolto per insufficienza di prove. Subito dopo l'armistizio la famiglia si trasferì a Cavoretto, ma Giorgio e Paolo si unirono ben presto al cugino Sergio nelle formazioni partigiane. Giuseppe fu arrestato a Cavoretto il 29 agosto 1944 e, dopo essere stato detenuto nel lager di Bolzano un paio di mesi, nel dicembre dello stesso anno fu deportato in Germania; il 2 marzo 1945 fu ucciso nel lager di Flossenburg. L'11 ottobre 1944 Paolo morì durante un'azione partigiana. Su Paolo cfr. il sito dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (http://www.anpi.it/uomini/diena_paolo.htm); su Giorgio il libro di Marta Bonsanti "Giorgio e Silvia : due vite a Torino tra antifascismo e Resistenza" (Sansoni, Firenze, 2004).