Giorgio, figlio di Salvatore e di Adele Levi, nacque a Torino il 24 maggio 1887. Residente a Torino dal 1929, nel 1930 si sposò con Amalia Micheletto, figlia di Pietro e di Maria Catterina Anfossi, nata a Pamparato l'8 settembre 1897. Nell'ottobre 1943 Giorgio si nascose, perché ricercato, e diede incarico della gestione del patrimonio ad Amalia. Catturato nel 1944, imprigionato a Torino e, dal 25 maggio, a Fossoli, fu deportato in Germania e non fece più ritorno. La morte presunta fu dichiarata ufficialmente il 28 marzo 1958 e fissata all'inizio di agosto del 1944.