Miriam Novitch, nata a Yuratskaya, in Bielorussia, frequentò l'Università parigina della Sorbonne durante la seconda guerra mondiale e svolse in Francia la sua attività militante di antifascista e antinazista. Fu arrestata e detenuta nel campo di concentramento di Vittel e lì ebbe i primi contatti con i pochi sopravvissuti del ghetto di Varsavia, fra i quali il poeta Yitzchaq Katzenelson. Dopo la liberazione emigrò in Israele e si dedicò per tutta la vita a raccogliere testimonianze sullo sterminio del popolo ebraico e degli zingari, nonché sugli atti di resistenza ai nazisti. In Israele visse nel kibbutz Lohamei haggettaot e fu direttrice del Museo della resistenza. La sottoserie è composta principalmente di corrispondenza di Emilio, con i relativi allegati, fra i quali si segnalano minute di scritti della Novitch, relazioni e testimonianze da lei raccolte e fotografie; in alcuni casi minute di uno stesso testo si trovano in diverse u.a. perchè inviate a diversi soggetti o conservate in diversi contesti archivistici.