Enrico Loewenthal nasce a Torino nel marzo 1926 da Eduard e Ida Falco. Frequenta la scuola elementare tedesca fino al 1934, poi il ginnasio D'Azeglio fino al 1938. Allontanatosi dalla città a seguito delle leggi razziali, diventa partigiano prima nella 11° Brigata Garibaldi, poi nella Colonna GL-Renzo Giua in Val di Lanzo, per passare infine in Val d'Aosta con le formazioni autonome in qualità di comandante delle Valli del Gran San Bernardo. Nel dopoguerra diventa imprenditore e inizia la produzione di apparecchi per saldature. La sua impresa, partita con due soli dipendenti, è arrivata a occupare centodieci persone e a esportare in cinquanta paesi. Ceduta l'attività nel 2002, vive tra Torino e Pantelleria, dove produce olio d'oliva. Il presente fondo, depositato da Loewenthal stesso all'Archivio Terracini, consta di sei serie differenti: Serie 1 - Il partigiano Ico: si trovano qui raccolti i documenti che testimoniano l'attività di E.L. nelle brigate partigiane di Giustizia e Libertà. Le carte e le fotografie sono state utilizzate per la stesura dell'autobiografia di E.L., pubblicata nel 2010. Nella redazione delle schede di inventariazione i è dunque fatto costante riferimento al volume, riportando talvolta brani del racconto o le didascalie delle riproduzioni fotografiche. Serie 2 - Un monumento per non dimenticare: Nel novembre del 1988 L. riceve dal sindaco della città di Hechingen un libro che ripercorreva il destino degli ebrei della città tra i quali Alfred e Mina Loewenthal, zii di Enrico (Alfred era fratello del padre, Edoardo). Egli scopre così che tra il novembre 1941 e il gennaio 1942 tutti gli ebrei tedeschi di Hechingen furono deportati a Riga in Lettonia e lì assassinati a colpi di mitragliatrice o fatti morire di fame e freddo A Riga, vecchi e bambini vennero trucidati a Bikierniki, gli altri furono uccisi a Jugfernhof, Rumbula e Salaspils. L. si reca dunque nei luoghi indicati sul volume e scopre che tutte le lapidi e monumenti si trovano in stato di totale abbandono Dopo essersi consultato con Simon Wiesenthal - che gli consiglia di approntare un dossier dettagliato per chiedere l'intervento delle autorità - scrive una lunga lettera all'allora Ministro degli esteri tedesco Klaus Kinkel. Il ministro risponde e manda un'ispezione Accertata la situazione, il governo tedesco inizia un lungo percorso che porterà a novembre 2001 alla inaugurazione del monumento di Bikierniki al centro del quale - in un cubo di pietra nera - vennero deposte le pergamene contenenti i nomi delle vittime dei nazisti. Tutti i lavori vennero seguiti direttamente anche da L. La serie raccoglie tutta la documentazione prodotta e raccolta da L. durante questo periodo, oltre alle carte di alcuni dei parenti deportati ed uccisi. Serie 3 - Israele: si trovano qui solo due documenti: il primo è la copia di una lettera inviata da L. al Ministro Forte relativa al problema dei Falasha mentre la seconda è la fotocopia di un documento dell'Ufficio del Primo Ministro d'Israele J. Ben Eliezer con il quale si ringrazia Loewenthal per l'aiuto fornito allo Stato d'Israele. Serie 4 - Simon Wiesenthal: anche in questo caso si tratta di una serie esigua, che testimonia tuttavia il rapporto di amicizia intercoro tra Simon Wiesenthal e Loewenthal Serie 5 - Varie Serie 6 - Interviste e filmati in cui Loewenthal in persona ripercorre la propria esperienza di vita partigiana.