Il fondo si compone di 6 unità archivistiche contenenti documentazione appartenuta a Isacco Levi e ritrovata presso i locali della Comunità ebraica di Torino. Isacco Levi (18 agosto 1926 - 3 marzo 2000), figlio di Adolfo e di Emilia Momigliano. Ebbe un fratello, Roberto, e un figlio Daniele (morto nel 1982 in seguito a un incidente stradale) nato dal matrimonio con Olga Laras (1932-1991). Era nipote di Davide Momigliano, che per oltre quarant'anni è stato Segretario della Comunità ebraica di Torino. Entrambi i rami della sua famiglia erano originari della provincia di Cuneo, Mondovì per parte di padre e Caraglio per parte di madre. Isacco Levi visse a Torino, dove frequentò le scuole ebraiche e dove ricevette una formazione scolastica e religiosa. Durante le persecuzioni razziali, nel 1943, si rifugiò con i genitori e il fratello presso una famiglia di contadini in una frazione di Saluzzo. Nel 1945, a soli 19 anni, iniziò la sua lunga attività al servizio della Comunità ebraica di Torino, in qualità di cantore (applicato al culto) e poi di shochet (macellatore rituale); inolte, si dedicava all'assistenza religiosa ai ragazzi dell'Orfanatrofio Educatorio ebraico, fu per anni segretario della scuola media ebraica, nonché officiante volontario e assistente religioso degli anziani ospiti dell'Ospizio israelitico (nella sua antica sede di piazza Santa Giulia a Torino). Le carte coprono complessivamente un arco cronologico che va dalla metà del XIX secolo all'anno 2000. (Sulla figura di Isacco Levi si veda: Giorgina Arian Levi, "Isacco Levi. La religione del cuore", Torino, Zamorani editore, 1995)