Ritagli stampa e programmi relativi a manifestazioni diverse, organizzate a San Maurizio Canavese sul tema della Resistenza. Si segnala materiale sulle iniziative volte a ricordare l'attività di Carlo Angela, compresa una mostra a Lanzo, in occasione del giorno della memoria del 2005 Carlo Angela nasce a Olcenengo in provincia di Vercelli il 9 gennaio 1875, si laurea in medicina a Torino nel 1899 quindi si trasferisce a Parigi dove studia neuropsichiatria. Nel 1924 partecipa alle elezioni politiche candidandosi nelle fila del Partito Socialista Riformista Italiano (PSRI), senza essere eletto. Dopo alcuni anni trascorsi come medico condotto del piccolo paese di Bognanco, nel 1924 Angela si schiera pubblicamente contro Mussolini accusandolo, sulle pagine del giornale "Tempi Nuovi", di avere ucciso Matteotti. Il 21 giugno la sede del giornale viene saccheggiata e data alle fiamme e Angela è costretto a fuggire. Assume l'incarico di direttore sanitario della casa di cura per malattie mentali "Villa Turina Amione" a San Maurizio Canavese. In questa posizione organizza una rete di solidarietà e resistenza, salvando le vite di ebrei e antifascisti grazie alla falsificazione di cartelle cliniche, che certificano la loro condizione di malati e li salvano dall'arresto e dalla deportazione. Proprio a Villa Taurina vengono ospitate - e salvate - anche Lyda Ghiron, moglie di Massimo Ottolenghi e la figlia Lauretta. La seconda figlia della coppia Ottolenghi, Silvana, nasce in clandestinità, all'ospedale di Cirié, grazie alla protezione del prof. Giovanni Mussa. (cfr. Guglielmotto-Ravet, Bruno. , and Periotto, Marino. Dalla villeggiatura alla clandestinità : presenze ebraiche nelle Valli di Lanzo tra metà ottocento e seconda guerra mondiale. Lanzo torinese Società storica delle Valli di Lanzo, 2002, pag. 41) Alla Liberazione Carlo Angela diventa sindaco di San Maurizio Canavese, carica che manterrà fino al 1949, anno della sua morte. Il 25 aprile 2002 a San Maurizio Canavese viene consegnata la medaglia con il riconoscimento di Yad Vashem ai figli Sandra e Piero in memoria del padre, dichiarato "Giusto tra le Nazioni".