Legal thriller a sfondo autobiografico, in cui Massimo Ottolenghi ritorna con la memoria al suo primo incarico da Magistrato in una cittadina piemontese, nel 1948. Il titolo si riferisce ad un personaggio che per la sua particolare camminata viene soprannominato Pendolo. Nel romanzo, ispirato ad un delitto realmente accaduto, che portò alla condanna di un ragazzo a 25 anni di reclusione per l'omicidio di una pollivendola, O. delinea la vicenda senza rendere i personaggi particolarmente riconoscibili. La disillusione di un militante di Giustizia e Libertà dopo lo scioglimento del Partito d'Azione 1. Contratto con la casa editrice Araba Fenice 2. Recensioni (contiene anche un'intervista a Massimo Ottolenghi, comparsa sul numero di Repubblica del 15 gennaio 2005, in occasione dell'uscita del romanzo) 3. Lettere 4. Presentazione a Torino: invito alla presentazione del romanzo presso la libreria Luxemburg e fotografie a colori (4) della manifestazione. Si riconoscono l'autore e Massimo L. Salvadori