La voce della Giustizia, anno XVII, numero 50, 16 dicembre 1961 con un prima La voce della Giustizia, anno XVII, numero 50, 16 dicembre 1961 con un prima pagina dedicata al processo contro Giovanni Durando, Lettera dattiloscritta con firma autografa su carta intestata del periodico "La Voce della Giustizia" di Torino di Giovanni Durando con minuta dattiloscritta su velina; promemoria dattiloscritto e varie Nella lettera Durando, direttore responsabile del periodico, processato a Genova per gli articoli diffamatori contro gli ebrei pubblicati sul proprio giornale, discute dell'accusa di "deicidio" nei confronti degli Ebrei. Il processo contro Giovanni Durando venne intentato su querela dell'avv. Guido Fubini di Torino. Il Durando venne rinviato a giudizio per il reato di vilipendio ad un culto ammesso nello stato, mediante offesa di chi lo professa e diffamazione a mezzo stampa e fu assolto dalla prima imputazione perché il fatto non costituisce reato e dalla seconda per insufficienza di prove sull'elemento intenzionale del reato. (sentenza di primo grado 9 dicembre 1961 e sentenza d'appello 28 gennaio 1963). Avvocati delle parti civili vennero nominati Vittorio Negro e Bianca Guidetti Serra. Si costituirono parte civile Comunità ebraica di Torino nella persona del presidente Ugo Levi; Leonardo De Benedetti; il prof. Roberto Terracini; Ennio Segré; Paola Vita Lanza; Guido Fubini; Irma Levi; Luciano Segré; Primo Levi; Marietta Foà in Levi; Lia Terracini. Nel febbraio del 1963, soltanto grazie ad un'amnistia, Durando venne poi definitivamente assolto