Archivio Ebraico Terracini

Nina (Lina) Montedoro (2004-2005)

Fondo
  • Tipologia
    Fondo
  • Data
    2004 - 2005
  • Descrizione
    Il fondo si compone di 3 unità archivistiche e contiene un quaderno di poesie, poche carte personali e un racconto autogiografico in forma di intervista raccolta a Torino da Giorgina Arian Levi. Le carte risultano datate 2004-2005 (periodo a cui risale l'intervista), ma il quaderno di poesie è senza data e due fotografie sono in fotocopia e gli originali risalgono agli anni Cinquanta del Novecento. Nina Montedoro è nata nel 1918. Suo padre è morto a Istanbul insieme alla moglie nel 1920, durante una sommossa popolare scoppiata durante la rivoluzione di Kemal Ataturk. Suo nonno paterno, Chaim Goldberg (il cognome di famiglia è stato italianizzato durante il fascismo), era di origini russe, sua nonna paterna era un'ebrea sefardita. Con lei si trasferisce in Italia, a Genova, nel 1923; quando la nonna fa ritorno in Turchia, Nina viene mandata a Torino all'Orfanatrofio della Comunità ebraica. Ne esce a diciotto anni, ancora minorenne, e viene affidata ad un tutore. Lavora come sarta. Ha un compagno ma non può sposarsi a causa delle leggi razziali e ha un figlio, Guido, che morirà prematuramente di malattia a 22 anni. Durante gli anni della Seconda guerra mondiale svolge lavori precari sotto falso nome. Dopo la guerra, rimasta vedova, si risposa e si trasferisce a Borghetto Santo Spirito. Nel 2001 rimane nuovamente vedova e l'anno successivo torna a Torino, ospite della Casa di Riposo della Comunità ebraica.

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