Il fondo si compone di 8 unità archivistiche contenenti documenti personali e di famiglia, un nucleo di corrispondenza, un nucleo di fotografie e altro materile relativo alle discriminazioni subite durante la Seconda guerra mondiale a seguito alle leggi razziali e in generale in quanto di origine ebraica. Le carte coprono un arco cronlogico che va dalla fine del XIX secolo ai primi anni Duemila. Guido Fubini è nato a Torino nel 1924. A 14 anni, nel 1938, subito dopo la promulgazione delle leggi razziali, è stato espulso dal Regio Ginnasio "D'Azeglio" di Torino per aver scritto su una parete: "Abbasso Hitler". Esule in Francia durante la Seconda guerra mondiale a causa delle discriminazioni antiebraiche, durante la Resistenza è stato membro del movimento Giustizia e Libertà. Avvocato, uomo politico socialista, molto legato alle proprie origini ebraiche e molto attivo all'interno della Comunità ebraica di Torino, si è impegnato nella redazione dell'Intesa e lo Statuto dell'Ebraismo italiano. Autore di saggi (ha pubblicato La condizione giuridica dell'ebraismo italiano, La Nuova Italia, 1974; L'Antisemitismo dei poveri, Giuntina, 1984; L'Ultimo treno per Cuneo, Albert Meynier, 1991; Lungo viaggio attraverso il pregiudizio, Rosenberg & Sellier, 1996), ha scritto sul periodico ebraico Ha Keillah e poi su quotidiani e riviste, è stato membro del "Comitato della Sinistra Torinese per la pace nel Medio Oriente". È stato Direttore della "Rassegna mensile Israel" dal 1982 al 1996. Nel 1994, con Alessandro Galante Garrone, Giorgio Diena, Aldo Garosci, Aldo Visalberghi ed altri, ha contribuito alla fondazione del Movimento d'Azione Giustizia e Libertà, ideale prosecuzione del Movimento fondato dai fratelli Rosselli nel 1929. È morto a Torino nel 2010.