L'intervista a Rosangela Fontanella, sindacalista della CGIL, ripercorre brevemente gli anni della giovinezza fino all'entrata in fabbrica, dapprima alla Fraver e successivamente alla Bocchietto Filati, dove rimase fino al 1996. Dopo l'ingresso nel sindacato, ricorda le lotte impegnative per ottenere il contratto integrativo territoriale e un maggior numero di delegati sindacali, le battaglie con l'azienda attraverso il blocco dei cancelli e delle spedizioni e l'ottenimento del contratto basato sul carico di lavoro. Sottolinea la collaborazione con Katia Bertuccio della CISL nell'affrontare le lotte sindacali e scardinare la competizione uomo/donna in fabbrica. Fontanella ricorda il suo ingresso in FILTEA e l'approccio con alcuni lanifici biellesi; la vittoria in tribunale sul rinnovo del contratto tra il 1985 e il 1986 alla Bocchietto Filati. Si sofferma sulle tecniche e difficoltà di contrattazione, sulla necessità di immedesimarsi anche nella controparte, di saper mediare, di essere credibili. Ricorda l'ingresso definitivo in CGIL nel 1996 dopo una parentesi al patronato INCA di Trivero, nel periodo in cui Marisa Lucano era segretaria, e l'esperienza che ne è derivata, tra cui quella relativa alla trattativa a Bruxelles che terminò con la chiusura della Pettinatura Europa. Fontanella racconta della sua passione per il teatro e del progetto "In greggio e in fino" e lo spettacolo teatrale "Dovevamo battere i mille"