Si tratta di una poesia inserita a pagina 9 dell'opuscolo edito dal Comitato di difesa dei fanciulli nel febbraio 1957.
La poesia è stata pubblicata anche nel volume Poétesses du XX° siécle Italie del 1948 (viene allegata una copia del frontespizio del volume e della pagina nella quale è presente la poesia di Hedda tradotta in francese)