Intervista a Arnoldo Cartotto, responsabile del Centro Studi dell'Unione Industriale Biellese dall'inizio dal 1982 al 2004 e direttore dell'Unione dal 2006 al 2009, realizzata nell'ambito del progetto “St.of.fa”. L'intervista ripercorre gli anni di formazione, l'ingresso all'Unione Industriale nell'ufficio Statistiche e la successiva nascita dell'Ufficio studi, che diventerà il Centro Studi; un ufficio di raccolta e elaborazione statistica che di fatto sopperiva alla mancanza di dati per la sola area Biellese, che non essendo ancora Provincia rientrava nelle statistiche della Provincia di Vercelli, pur avendo caratteristiche tutte sue. Cartotto racconta l'evoluzione del Centro Studi, che amplia negli anni gli ambiti di ricerca con una attività finalizzata a valutare sviluppi, trend e strategie del tessile biellese. Il Centro diventa un luogo di raccolta di informazioni che servono. Si sofferma su alcune indagini, tra cui quella sul pendolarismo dei dipendenti delle aziende biellesi che dimostrò che non erano state le aziende a scendere in pianura, ma i loro dipendenti; quella sullo spopolamento del Comune di Trivero sull'attività di orientamento scolastico, realizzata in collaborazione con il Censis. Ricorda il rapporto con il direttore Antonio Sandri e il ruolo dell'Unione Biellese in quegli anni, forte della sua dimensione economica. Sottolinea l'importanza del "fare sistema" e come siano le istituzioni a tenerlo vivo o meno; sono gli anni in cui si elabora il concetto di "distretto industriale". Racconta l'indagine promossa sul presente e futuro del distretto con il coinvolgimento di sei autorevoli studiosi, tra cui Gros Pietro, Bagnasco e Deaglio, da cui emergono le necessità di formazione, il bisogno di creare sinergie, di uscire dall'isolamento, di individuare nuove linee di crescita e la successiva istituzione del "Club dei Distretti" a livello nazionale, la cui idea nasce a Biella nel 1992. Sono gli anni in cui la costituzione di un comitato scientifico dà vita alla ricerca "Biella sistema aperto" (1997-1998), con lo scopo di monitorare costantemente l'evoluzione del distretto biellese, e alla istituzione del Comitato di distretto che riunisce intorno a un tavolo soggetti che non erano abituati a confrontarsi, grazie alla apposita legge regionale deliberata su spinta biellese. Ricorda la nascita di Biella Intraprendere spa, la creazione del marchio "Biella, produces" e il suo successivo abbandono. Analizza in conclusione i punti deboli e gli errori compiuti, primo tra tutti un approccio sbagliato nella comunicazione.;