Intervista a Anna Maria Ranghino, sindacalista della CGIL, realizzata nell'ambito del progetto “St.of.fa”. L'intervista ripercorre la biografia personale e professionale della Ranghino facendo emergere la sua esperienza in fabbrica, come operaia e le sue esperienze positive nell'ambiente di fabbrica, nelle aziende che lei definisce "fabbriche della salute", ovvero dove si lavorava bene, dove l'etica prevaleva. Racconta di diverse aziende nelle quali ha lavorato. Si sofferma a lungo sulla descrizione dell'alluvione del 1968, vissuta in prima persona durante l'impiego alla Tonella di Pray, e dei giorni seguenti, dedicati a recuperare quanto possibile. Ripercorre i suoi anni di avvicinamento alla CGIL, l'occupazione della Tonella e gli anni da delegata, il consiglio di fabbrica, l'ambiente della Camera del Lavoro di Cossato e di quella di Valle Mosso, il segretario Crestani. Ricorda la figura di Adriano Massazza Gal e l'entrata in politica. Racconta l'evoluzione del rapporto fabbrica - sindacato, del cambiamento della fabbrica dagli anni '70 a oggi, del sindacato e del rispetto reciproco che esisteva tra i dirigenti e i delegati. Analizza le carenze del sindacato di oggi, l'assenza dei dirigenti, la mancanza di un indirizzo costante, la crisi del tessile biellese con chiusure e delocalizzazioni.