Produzione armi e materiali da sabotaggio in stabilimento occupato e "protetto" dai tedeschi
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senza data
Descrizione
Il fascicolo comprende:
Relazione sugli arsenali partigiani (di Eric Bora - G.A.P. "S" della VII.a Div. G. L.)
Arch. 2164/0 Dichiarazione di protezione
Arch. 2164/2 Lett. 27/4/44 Rustungskommando [Rüstungskommando] Arch. 2164/1 Lett. 11/5/44 Ruk - inizio protezione [Ruk è l'acronimo di Rüstungskommando, cioè comando armamenti] Arch. 2172 Disegno penna stilografica con colpo singolo calibro 9 (11/11/44)
Arch. Foto N. 22 Mitragliatore Sten di costruzione Resistenza Biellese
Arch. Foto 471/bis Particolari Sten fabbricati in serie
Arch. Foto 472/bis Piastrine chiodate e piastrine a quattro punte per sabotaggip pneumatici
Arch. Foto 473 Attrezzo per taglio gomme accoppiamento veicoli ferroviari (per freni e riscaldamento a vapore)
Arch. Foto 474 Apparecchiature per sabotaggio linee ferroviarie (scatole-innesco)
La relazione di Federico Bora "Eric" fa riferimento ad alcune officine meccaniche biellesi che, pur sotto il controllo tedesco, lavoravano per la Resistenza (Officine Rolando di Chiavazza, Officine Magliola Antonio & Figli di Santhià, ditta Daniele Gamba e Figli di Chiavazza, Officina Deambrosis di Biella, Officine Piaggio di Biella - con riferimenti all'ingegner Carbonero -, e Officina Fratelli Negro di Andorno Micca).
I documenti originali erano timbrati "Consiglio Federativo Resistenza Biella - Archivio Eric Bora".