Articolo pubblicato sulla Gazzetta del Popolo della Sera. L'autore anonimo recensisce il volume di Hedda Glorie e Nostalgie edito da Bemporad nel 1919 e si sofferma sulla poesia La Casa che aspetta, che a suo parere è intrisa dei sentimenti di amore e malinconia che caratterizzano l'intero volume; vengono riportati alcuni passi del brano e una breve biografia di Lucia Maggia, ricordando le sue opere e il suo sentimento patriottico, "poesie della casa e della patria insieme".
Hedda viene esaltata anche per la sua maestria nella creazione di opere dedicate ai fanciulli, tra le quali vengono ricordate: Rime Piccoline e Raggi di sole.