Le carte di questo fondo risalgono all’ultimo periodo dell’impegno professionale e sociale di Agostino Dazzi, iniziato nel 1939 con l’ingresso – a soli 15 anni – nella principale azienda della città natale, le Officine meccaniche reggiane di Reggio Emilia. Dopo la partecipazione alla lotta partigiana e l’iscrizione al Pci, Dazzi rientrò in fabbrica e partecipò, come membro del Consiglio di gestione, ai vani tentativi di evitare la chiusura dello stabilimento, avvenuta nel 1951.
L’anno seguente si trasferì a Trento, chiamato dalla Camera del lavoro locale, e in quella città incontrò e poi sposò Carmen Fabbris*, che seguì nella definitiva destinazione biellese. Nel 1962, dopo un lungo e talvolta disagevole periodo di ambientamento, Dazzi divenne segretario della cooperativa di Andorno Micca e, a partire dal 1965, della Federazione delle cooperative biellesi. Assorbita quest’ultima dalla struttura novarese (1975), Dazzi concluse la sua attività presso la Cooperativa edile biellese. Si spense nel capoluogo nel 1996.
Dalla lunga attività svolta all’interno degli organismi della cooperazione biellese provengono in massima parte i documenti contenuti nel fondo. Essi riguardano prevalentemente il settore dell’edilizia pubblica e convenzionata (legislazione e normativa relativa, piani e iniziative locali ecc.) ma sono anche presenti carte relative al movimento cooperativo in generale, alla finanza pubblica e alla politica tributaria.
* Per un profilo biografico di C. Fabbris si veda anche la presentazione del fondo a lei intitolato in questa guida.