In questa sezione, che attualmente comprende circa 7.000 fotografie e che è di anno in anno alimentata, sono raccolte le fotografie che gli archivisti del Centro hanno rinvenuto, fin dall’inizio delle attività di riordino, tra le carte degli uffici della Camera del lavoro e dei sindacati di categoria che, come si è detto, per una serie di fortunate concause si erano accumulate nei locali di Via La Marmora 4 fin dai primi anni dell’ultimo dopoguerra.
Se si scorrono velocemente le pagine dei raccoglitori, nei quali le immagini sono riordinate in sequenza cronologica, si ha una chiara idea del profilo tematico di questo fondo: le fotografie rappresentano innanzi tutto i momenti topici della vita sindacale, i cui tempi e ritmi sono scanditi da una “liturgia” fatta di congressi e convegni, scioperi, manifestazioni di piazza, cortei. Nel ricorrere, apparentemente sempre uguale, quasi monotono, di questi appuntamenti, si possono leggere invece i segni delle trasformazioni, i caratteri dei mutamenti del clima sociale e dei fenomeni antropologici. Tra le parole d’ordine che campeggiano sui cartelli e gli striscioni nei primi anni ‘50, inneggianti alla pace, al disarmo, alla parità di salario tra uomini e donne, che denunciano gli eccidi nelle piazze italiane, e l’impennata di fantasia comunicativa dei cortei antiberlusconiani del 1994, si percepisce la distanza temporale e le trasformazioni del costume sindacale e del clima politico. Nella composizione delle platee, e ancor più, delle presidenze congressuali, si leggono le profonde modificazioni che nel corso di cinque decenni, hanno investito le rappresentanze di fabbrica e gli organismi dirigenti del sindacato: valga per tutti la progressiva visibilità della componente femminile.
Accanto ai servizi fotografici riguardanti momenti “ufficiali”, in genere di autore ignoto o, più raramente e in anni recenti, commissionati a fotografi locali, nell’archivio fotografico del sindacato si trovano interessanti testimonianze di iniziative uniche: la partenza, dalla stazione di Biella, nel 1949 e nel 1950, dei bambini diretti alla Colonia marina organizzata a Savona dalla Camera del lavoro, l’occupazione di fabbriche, la documentazione di stagioni contrattuali “calde” come quella dell’estate 1961 per i tessili.
Di questa sezione dell’archivio fotografico fanno parte anche le immagini raccolte dal Centro di documentazione in occasione di iniziative editoriali quali la collana “Cultura materiale biellese” e “In greggio e in fino. Storie di vita di operaie tessili nel Biellese; nel corso delle ricerche sono state acquisite foto della lavorazione del cappello, dell’arte febbrile e orafa e, più recentemente, immagini – spesso scatti veloci, foto “rubate” - di interni di fabbriche, di lavoro operaio nei reparti, alle macchine, immagini rare e preziose che documentano, fuori dell’ufficialità dei servizi commissionati dalle aziende (nei quali in genere protagonisti sono i macchinari) il lavoro operaio.
Le fotografie di questa sezione sono state, come si è detto, ordinate cronologicamente, inventariate e descritte begli anni '90 a cura di Angelo Togna, “memoria storica” del Centro di documentazione, la cui paziente opera ha permesso di ricostruire date, nomi, situazioni.