Volantini prodotti in prevalenza dalla Camera del lavoro di Biella e dal sindacato tessile biellese relativi alla elezione e la convocazione di commissioni interne e riunioni, i rinnovi contrattuali, il tesseramento, la difesa e la proclamazione di scioperi, le rivendicazioni salariali, la celebrazione del 1° maggio, il lavoro femminile, la celebrazione dell'8 marzo, l'orario di lavoro, la convocazione di comizi.
Si segnalano in particolare per l'anno 1972 i volantini che riguardano: l'attacco della UIL nei confronti dell'unità sindacale, la conferenza sindacale nazionale sul Mezzogiorno di Reggio Calabria e gli attentati dinamitardi ai treni che trasportano i sindacalisti verso la conferenza, la denuncia dell'aggressione da parte di giovani del fronte della gioventù all'istituto Bona e lungo via Italia a Biella, la protesta contro il disegno di legge sul fermo di polizia, il rinnovo del contratto dei braccianti, le elezioni politiche, la convocazione della manifestazione del 1° maggio e il rifiuto da parte di CISL e UIL biellesi di celebrarlo in modo unitario a differenza di quanto concordato a livello nazionale, il patto federativo dei tre sindacati, l'applicazione della legge tessile, l'individuazione da parte della Regione Piemonte delle "zone tessili", le sospensioni e i licenziamenti presso i maggiori lanifici biellesi, l'applicazione della legge 1115/1968 sulla estensione della cassa integrazione per le fabbriche colpite dall'alluvione, l'intervento della GEPI (Società per le Gestioni e Partecipazioni Industriali), la situazione occupazionale in Valle Strona. I volantini aziendali riguardano: Bertrand, E. Zegna, Faudella, Pietro Bertotto di Veglio, Sinterama e in particolare la situazione della Manifattura Vittorio Gallo dove il licenziamento di 800 operai provoca l'occupazione della fabbrica e manifestazioni in tutto il Biellese.
Contiene inoltre volantini che riguardano le categorie dei lavoratori bancari, ospedalieri, agricoltori, telefonici