Volantini prodotti in prevalenza dalla Camera del lavoro di Biella e dal sindacato tessile biellese relativi alla elezione e la convocazione di commissioni interne e riunioni, i rinnovi contrattuali, il tesseramento, la difesa e la proclamazione di scioperi, le rivendicazioni salariali, la celebrazione del 1° maggio, il lavoro femminile, la celebrazione dell'8 marzo, l'orario di lavoro, la convocazione di comizi.
Si segnalano in particolare per l'anno 1976 i volantini sono riferiti ai licenziamenti presso la Tessitura di Tollegno e la Fila di Cossato, l'accordo sul contratto del tessile, la protesta contro il carico fiscale, l'inflazione, il decreto sulla riconversione industriale. Alcuni volantini si riferiscono alle situazioni in atto presso specifiche aziende: Lancia di Verrone, Lanificio Albino Botto, Bertomodes, Lanificio Bozzalla e Lesna, Maglificio Bellia (per comportamento anti sindacale), Camiceria Appel di Arnad in Valle d'Aosta.
Per l'anno 1977 i volantini sono incentrati sull'aumento dell'IVA e sulla scala mobile, la fiscalizzazione, l'andamento del processo unitario e le sue prospettive, lo sciopero generale del 22 giugno con intervento di Fausto Bertinotti a Biella, lo sciopero regionale del 28 ottobre contro i 6.000 licenziamenti annunciati da Montedison, la riforma della scuola, lo sciopero nazionale dei tessili del 4 novembre, il rinnovo del contratto integrativo biellese, l'organizzazione di assemblee interaziendali, l'anomalia della situazione biellese tra richieste di cassa integrazione da un lato e di rinuncia alle ferie dall'altro, l'attentato a Carlo Casalegno. Alcuni volantini riguardano il licenziamento illegittimo alla Filatura Sassone, la chiusura del reparto filatura al Lanificio Albino Botto, la Ragno, il Maglificio Bellia, la Bertomodes, il Gruppo Acquadro, la Filatura Muzio di Lessona, il Cappellificio Barbisio, il Maglificio Biellese.
Contiene inoltre volantini che riguardano le categorie dei lavoratori bancari, metalmeccanici, ospedalieri, autoferrotranvieri, telefonici, dipendenti di studi professionali, scolastici, e dei pensionati