Pannello fotografico in B/N senza titolo
In primo piano signora anziana, con capelli bianchi, grembiule e occhiali, appoggiata allo stipite della porta della sua abitazione, numero civico 18, osserva con aria sgomenta.
I muri sono umidi e con tracce di fango per l'alluvione.
Sezione La Memoria - Le fotografie di Franco Antonaci.
Numerazione assente.
Pubblicato nel catalogo “Alluvione trent'anni dopo” a p. 24, didascalia “Gesù cosa è successo. Negli occhi di questa donna c'è tutto lo sgomento di quanto è capitato".
Fotografie di Franco Antonaci:
“Non un dilettante, non un professionista. Franco Antonaci è semplicemente un fotografo, ma con un curriculum di particolare valore, costruito in oltre quarant'anni di attività. Le sue foto sono state esposte in innumerevoli mostre personali e collettive – in Italia e all'estero – e sono state pubblicate su annuari, cataloghi e riviste importanti. Suggellano la sua opera una decina di libri fotografici, per lo più dedicati ad argomenti ed ambienti biellesi. Il volume Valle Strona 02 Novembre, con testi di Piero Novelli e Pier Paolo Benedetto, è diventata l'opera editoriale più apprezzata e conosciuta sull'alluvione. Antonaci è andato in Valle Strona con la macchina fotografica, ma si è ben presto sentito fuori luogo e a disagio nel ruolo, al lui poco congeniale, di reporter di prima linea. E allora si è messo a scavare, pulire, aiutare come poteva. Ma ognuno, nell'emergenza, deve dare il proprio contributo con quelle che sa fare.
E Antonaci sapeva - e sa - fare il fotografo. In queste foto non ha semplicemente riprodotto la tragedia, ma ne ha descritto la drammaticità, utilizzando la macchina fotografica non come strumento ma come mezzo espressivo, cercando di fissare un pellicola quelle immagini che, prima degli occhi, egli vedeva con l'anima.”, tratto dal testo pubblicato nel catalogo “Alluvione trent'anni dopo”, p. 18