In primo piano le 12 bare delle vittime dell'alluvione di Valle Mosso, nella chiesa di Campore Falcero prima de funerale, ricoperte di fiori bianchi-crisantemi.
Sullo sfondo (al centro del portale d'ingresso) due donne con bimbo e due uomini in giacca e cravatta.
Sulle bare si notano i biglietti bianche con nome attaccati con lo scotch per il riconoscimento delle salme.
Pannello fotografico in B/N senza titolo.
Sezione La Memoria - Le fotografie di Franco Antonaci.
Numerazione assente.
Pubblicato nel catalogo “Alluvione trent'anni dopo” a p. 27 didascalia “Chiesa di Campore Falcero".
Fotografie di Franco Antonaci:
“Non un dilettante, non un professionista. Franco Antonaci è semplicemente un fotografo, ma con un curriculum di particolare valore, costruito in oltre quarant'anni di attività. Le sue foto sono state esposte in innumerevoli mostre personali e collettive – in Italia e all'estero – e sono state pubblicate su annuari, cataloghi e riviste importanti. Suggellano la sua opera una decina di libri fotografici, per lo più dedicati ad argomenti ed ambienti biellesi. Il volume Valle Strona 02 Novembre, con testi di Piero Novelli e Pier Paolo Benedetto, è diventata l'opera editoriale più apprezzata e conosciuta sull'alluvione. Antonaci è andato in Valle Strona con la macchina fotografica, ma si è ben presto sentito fuori luogo e a disagio nel ruolo, al lui poco congeniale, di reporter di prima linea. E allora si è messo a scavare, pulire, aiutare come poteva. Ma ognuno, nell'emergenza, deve dare il proprio contributo con quelle che sa fare.
E Antonaci sapeva - e sa - fare il fotografo. In queste foto non ha semplicemente riprodotto la tragedia, ma ne ha descritto la drammaticità, utilizzando la macchina fotografica non come strumento ma come mezzo espressivo, cercando di fissare un pellicola quelle immagini che, prima degli occhi, egli vedeva con l'anima.”, tratto dal testo pubblicato nel catalogo “Alluvione trent'anni dopo”, p. 18